Autobianchi Visconteo
Questo fu l’ultimo mezzo prodotto dalla Bianchi prima di confluire nella Autobianchi, da un progetto; iniziale; dell’azeinda meccanica milanese Cabi Cattaneo, che cedette il brevetto.
A chi conosce questi mezzi non sara’ difficile notare, subito, delle assonanze con l’OM Leoncino, con il quale condivideva la meccanica, entrambi due autocarri “leggeri”, comunque potenti ed economici, co una piu’ che discreta affidabilita’.
Le serie, gli MK, del Autobianchi Visconteo saranno due,
con la cabina del MKI, arrotondata senza troppi “fronzoli”, estremamente semplice, piu’ squadrata e ricca di particolari quella del MKII.
Il MKI arrivo’ nel 1952,
condivideva la cabina dello Sforzesco e del Fiumaro, essendone “l’erede”, aveva un telaio tubolare, lo stesso dello Sforzesco, il motore da 3770 cc da 54 CV con cambio a quattro marce con riduttore.
Nel 1954 la seconda serie
con la stessa meccanica, con la nuova cabina, aumentata la portata a 25 quintali ed un peso di 5,3 tonnellate.
Nelle foto potrete notare la sua duttilita’
tanto da consentirgli di essere impiegato e modificato per poter essere utilizzabile come bisraca, pulmino, furgone, ecc.
Dicevamo poco sopra che passo’ alla Autobianchi, nel 1955, per indetificarlo venne spostato lo stemma sullo sportello del tappo del radiatore, e sulla calandra inserito un nuovo stemma, quello Autobianchi.
Le modifiche non riguardarono solo l’estetica della cabina, furono apportate migliorie alla parte meccnica, con un nuovo alesaggio, portato da 100 a 105mm, aumentata la cilindrata a 4156 con 60 CV, la portata aumentata sino a 32 quintali.
Il Visconteo A25 venne prodotto nel 1958
con le nuove ruote trilex, la cabina montata piu’ alta, 25 quintali la portata, mantenuta, pero’, la meccanica del modello precedente, arrivando così al 1959 quando uscì di produzione.