Marcello Gandini – genio – come addattare un auto ad un telaio
Continuiamo ad approfondire la storia di Gandini………
Ci eravamo lasciati con il Suo ingresso alla Bertone Design, accennando sul come fosse stata affidata la gestione del telaio P400 allo “stilista”.
L’anno il 1965 al Salone dell’auto di Torino, furono Stanzani e Dallara a volerlo esporre, nonostante le riluttanze di Ferruccio Lamborghini.
Quel genio di Gandini impiego’ circa quattro mesi per disegnarla. Quattro soli, soli, mesi.
Si badi bene, molto bene, che ha creato un’auto entrata nel mito partendo da un telaio.
E’ lui a essersi dovuto “adattare” ad un qualcosa di preesistente, considerando anche che fosse IL nuovo responsabile in un gruppo importante come quello di Bertone.
Son certo che questo possa accrescerne la percezione di genialità, che approfondiremo e confermeremo quando tratteremo della Stratos.
Nel 1966, al Salone di Ginevra, fù presentato il modello definitivo, un’auto che colpì fin da subito il pubblico di esperti e non.
Persino Ferruccio ne risultò colpito, lui stesso che aveva vista la Miura come una sorta di “astuta mossa da marketing”, un puro “studio stilistico”.
Gli ordinativi partirono subito con numeri davvero importanti, specie per un’auto costosa e di una casa automobilistica ancora agli inizi.
Il prezzo di 7.700.000. nel 1966 corrispondeva a circa sei Alfa Romeo Giulia, e con quei quasi 270 (nella media) giorni per averla.
La Miura P400S
Ma torniamo a Gandini e il suo genio……. sembrerà una cosa da poco, ma considerando quanto siano importanti ed evidenziati da quelle “ciglia”, vorrei sottolineare la provenienza di quei fanali anteriori.
Arrivavano da una Fiat 850 Spider, una vettura dal costo tutto sommato contenuto. Ecco come riadattare “parti apparentemente povere” ed esaltarle; complessivamente; nella linea di un auto che ritengo la più bella di sempre. Le stesse ciglia vennero “eliminate” nella serie successiva la SV, maggiormente potente e “leggera”.
Prodotta sino al 1973 quando fù sostituita dalla Countach, auto si bella, ma mai affascinante, “stilosa”, elegante, splendida, come la Miura. Per me un madornale errore fermarne la produzione, specie dopo la presentazione della versione roadster che generò, a sua volta, un numero molto alto di prenotazioni. La stessa Roadster rimase unica con una storia piuttosto “interessante”, oggi amata dal suo fortunatissimo proprietario. Scuserete la franchezza ma ribadirò il mio considerarlo un errore.
Comments 2
14 Set 2017 at 18:10
Ho scoperto adesso questo blog tramite un post su Fb e lo trovo molto interessante, bravi continuate così.
14 Set 2017 at 20:37
Grazie, ma sono da solo, Zanetti Filippo. 😉