Laverda 750 SF
L’azienda veneta, di Breganze, stava producendo,principalmente: le sole macchine agricole, la gamma di motoveicoli era piuttosto “ristretta”, il co-titolare Massimo Laverda comprese che servisse una scossa.
Nonostante il parere contrario del padre, Massimo penso’ subito ad una super moto.
Dopo un viaggio negli USA e seguendo le indicazioni di altri appassionati volle documentarsi sulla Honda Hawk 305, allora la considerata la miglior moto.
Ne acquistò una volendo (come disse e scrisse) fare una Hawk di grossa cilindrata, senza scopiazzare.
Nonostante il mercato delle moto fosse ai minimi storici, l’utenza sembrava aver spostato tutta l’attenzione verso il mondo delle auto, specie le utilitarie, considerando la moto un puro vezzo, un hobby costoso.
A “salvarsi” erano in pochi, su tutti la Moto Guzzi con una gamma completa, e la Benelli, seppur entrambe con numeri ben diversi rispetto a quelli del solo decennio precedente, ma comunque ancora ben “radicate”.
Grazie all’ausilio e le capacita’ del tecnico Luciano Zen e il designer Adriano Valente in soli sei mesi il progetto vide la luce, seguito da; quasi; altri due anni per la produzione.
La genesi della laverda 750 SF partì con la 650 GT del 67 portata a 750cc (1968), per poi andare nel 1969 sulla sportiva S.
Le due modo fecero da trampolino di lancio per la 750 SF (super freno), che ebbe un ottimo riscontro sul mercato, proiettando la casa veneta nell’olimpo dei costruttori di moto.
Il prezzo doveva essere “abbordabile” per una maxi nuova e sconosciuta, 1.020.000. Lire nel 1972, contro il 1.280.000 per la Kawasaki, e la Guzzi V7 Sport a 1.480.000. Lire.
Nel 1970 1.096 moto vendute, subito un eccellente risultato.
Proseguendo nel 1971 con 1.915 SF 750 vendute, numeri importanti considerando il periodo e il fatto che fosse una novita’.
L’anno successivo, nel1972 la maxi più venduta era la Laverda 750 SF, con 3.082, superando la Honda CB750, prima considerata inarrivabile.
Prodotta sino al 1978 con varie modifiche (freni a disco – cerchi in lega – telaio più basso) ed aggiornamenti estetici.
Un successo, nonostante le critiche: moto pesante – difficile da inserire in curva – una frizione molto dura (spacca mano) – motore ingombrante – trafilaggi d’olio (cosa comune un po a tutte) – vibrava molto – dinamo davanti ai cilindri con conseguente allungamento del carter destro in avanti.
Alimentazione: due carburatori Dell’Orto VHB 30 AS (sinistro) e VHB 30 A (destro).
Capacità serbatoio 17,5 litri (dal 1971 da 19 litri) di cui 3 di riserva (2,5 da ‘71).
Accensione: a batteria 12V con ruttore a due coppie di contatti montato sulla sinistra dell’albero motore e bobina singola per ogni cilindro.
Lubrificazione: a carter umido con pompa ad ingranaggi, capacità coppa 3 kg di olio Sae 10W-40 da sostituire ogni 3.000 km circa.
Trasmissione: primaria a catena triplex sulla sinistra, rapporto 2,2 (z 25/55), secondaria a catena sulla destra da 5/8”x9,6, rapporto 2,1 (z 19/40).
Rapporti totali di trasmissione: 12,099 in prima, 8,699 in seconda, 6,347 in terza, 5,419 in quarta, 4,620 in quinta.
Frizione: in dischi multipli in bagno d’olio con comando a cavo.
Cambio: a 5 marce con comando sulla destra. Valore rapporti interni: 2,619:1 in prima, 1,883 in seconda, 1,374 in terza, 1,173 in quarta, 1,000 in quinta.
Telaio: in tubi di acciaio formanti trave superiore e motore con funzione portante. Inclinazione cannotto di sterzo 28°.
Sospensioni: anteriore forcella Ceriani teleidraulica con ammortizzatori a doppio effetto e steli da 35 mm, 170 cc di olio per gamba, posteriore forcellone oscillante con due ammortizzatori Ceriani teleidraulci regolabili su tre posizioni di molla.
Freni: Laverda, anteriore e posteriore a tamburo centrale da 230 mm a doppia camma, a disco sulle versioni successive.
Ruote: cerchi in alluminio a raggi, pneumatici 3.25-18 anteriore, 4.00-18 posteriore, pressione di gonfiaggio ant 1,8 bar, post 2,2.
Dimensioni (in mm) e peso: lunghezza 2.190, interasse 1.490, larghezza manubrio 680, altezza max 1.050, altezza sella 800, altezza pedane 300, luce a terra 170, peso a vuoto 218 kg.
Prestazioni: velocità max 190 km/h, consumo 6 litri per 100 km (16,6 km/l).