Veloce come il vento
PROTAGONISTI
Matteo Rovere il regista
Le corse automobilistiche, il film è ambientato nel campionato GT
Giulia (Matilde De Angelis) , la protagonista, una ragazza di 17 anni che corre con una Porsche nel team fondato dal papa’, dopo il ritiro del fratello.
Un padre mancato troppo presto, portato via da un infarto, lasciandola sola a badare a se stessa, con una madre assente, una famiglia “fragile”, gravata anche dai debiti pregressi.
Loris (Stefano Accorsi), il fratello piu’ grande, ex pilota di talento, fragile, depresso, caduto nella tossicodipendenza.
Giulia e il fratellino Nico sono obbligati a riprenderlo in casa perche’ minorenni, lui ci torna con una fidanzata dispotica e tossica come lui.
Veloce come il vento un film dove i dialoghi sembrano essere messi in secondo piano, mai lontanamente vicini al phatos che ogni inseguimento e corse, danno.
TRAMA
Giulia sta correndo, seguita dal fedele ed anziano Tonino, Loris e’ li per aiutarli, prende le cuffie e comincia a dirle come e dove chiudere una curva, aprire il gas.
Lei migliora vistosamente arrivando di gara in gara a scalare la classifica, avvicinandosi alle prime posizioni.
Minotti uno scaltro affarista, quello che vorrebbe prendersi la loro casa, lo stesso vorrebbe farla a partecipare ad una gara clandestina la “Italian Race”, ricattandola.
Lei rifiuta, il campionato sta finendo, la sua posizione in classifica le permette di stare sufficientemente tranquilla.
Ma una sera suo fratello viene coinvolto in una rissa tra personaggi loschi, lei corre in suo aiuto, cade dal motorino e si rompe una gamba.
Si risveglia in ospedale, la gamba e’ rotta, nel frattempo l’ultima gara e’ passata, la casa e’ persa, il fratellino Nico viene dato in affidamento ad una pedante coppia.
The Italian Race
Loris prende la Peugeot 205 Turbo 16 conservata dal padre, si accorda con Minotti e partecipa alla Italian Race, che vince finendo contro un muro appena tagliato il traguardo.
Sparisce, la sorella e il fratellino non ne sanno piu’ nulla, si ritrovano nel parcheggio del cimitero, dove Loris è seduto fuori dal suo camper, si abbracciano, perdonandosi.
FONTE D’ISPIRAZIONE
Veloce come il vento girato “concretamente” sulle piste, nel mondo del campionato GT, una vera overdose di sorpassi, auto sportive, lotte sulla pista.
Loris una figura ispirata al Pilota Carlo Capone, che nel 1984 vinceva il Campionato Europeo Rally, con la 037 , caduto nella depressione e uso di stupefacenti.
LA COMPONENTE VINTAGE
L’auto, prestata dal Museo Peugeot, una 205 Turbo 16, vincitrice nel 1985 e 1986 del Campionato mondiale Rally (ne abbiamo gia’ trattato in un altro post).
Guidata nelle scene dal nove volte campione italiano rally Paolo Andreucci, pilota ufficiale Peugeot Sport Italia, trattata “con i guanti”.