la vettura che scosse l’Italia
Introduzione
Molte auto sono note per le loro linee, per le prestazioni, per chissà quale altro motivo, quella che oggi andremo a vedere nella sua versione da prototipo fu l’auto che fece muovere l’Italia in massa, la vettura del boom come in tanti la definiscono.
Se il prototipo riesce a dare “un’idea in generale della vettura definitiva”, cio’ che di definitivo si sa del suo periodo e’ che fosse caratterizzato da una certa “arretratezza”, quella sentita da un paese ancora pesantemente minato dal dopoguerra.
Cenni storici
Le industrie realmente poche, l’agricoltura era ancora predominante, i salari ancora molto molto bassi, il mercato dell’auto trincerato dietro modelli oramai superati.
Dante Giacosa, il capace Ingegnere, fu incaricato del progetto, partendo dal motore con valvole in testa, le laterali avevano fatto storia, cambio a 4 rapporti, motore da 633cc, posizionato posteriormente, tutto dietro con la trazione e il cambio.
Le linee curve della carrozzeria furono una scelta obbligata per poter risparmiare lamiere, abitacolo piuttosto comodo, per l’epoca, per quattro persone, portiere controvento.
IL Salone di Ginevra del 1955 fu scelto per la presentazione, con un prezzo di listino di 590.000. Lire, mediamente lo stipendio annuale di un operaio e il semestrale dell’impiegato.
Fu un’auto che permise di muoversi, non solo per andare al lavoro, ma per fare piccole gite, visita a parenti piu’ o meno lontani, spostandosi con la famiglia.
Nonostante le cambiali, nonostante per molti potesse essere un debito da saldare nell’incertezza, questa fu la vettura con la quale l’Italia si ridestò
La Fiat 600, la vettura che scosse l’Italia
Mitica.