OM Leoncino
Siamo nel 1950 (prodotto sino al 1970), la OM per sostituire l’autocarro Saurer (era licenziataria dell’azienda Svizzera) presenta il Leoncino ( un suo brevetto sia per il telaio che per il motore), con cabina avanzata, molto moderna ai tempi.
La stessa Saurer ne intuì il potenziale, tanto da importarlo e commercializzarlo anche in Svizzera.
Le due aziende si accordarono per l’importazione successiva dell’intera gamma, che ai tempi comprendeva il Daino, Tigrotto, Lupetto, Orsetto, Cerbiatto (serie zoologica).
Venne venduto anche in Francia, dalla UNIC, con la sigla 34C, la vendita nei due paesi prevedeva che i mezzi venissero costruiti e venduti all’estero su licenza, escamotage per eludere la cospicua tassa sull’import export.
Per la serie zoologica il Leoncino fu il capostipite, quel mezzo da lavoro che contribui a fa muovere l’industria medio piccola Italiana, aveva un solo difetto, non poteva trainare rimorchi.
Ebbe un certo successo, anche per via degli allestimenti proposti da alcuni carrozzieri, in molti lo ricorderanno in versione autobus, camper, autoambulanza, mezzo dei vigili del fuoco, persino una versione 4×4 nella versione civile per i vigili del fuoco e con la sigla CL51OM nella versione militare.
Il motore era un 4 cilindri in linea, iniezione diretta, un 3770 cc per la prima versione, potenziato sino a 4156cc nella seconda serie, sino ai 4397cc e i 4561 cc nelle successive.
OM Leoncino scheda tecnica prima versione
4 cilindri iniezione diretta – 3770 cc da 54 CV a 2100 giri/min.
Distribuzione ad aste e bilancieri, raffreddamento a liquido
Sospensioni a balestre semiellittiche e ammortizzatori idraulici telescopici
cambio a 5 marce piu RM, frizione monodisco a secco
passo 2600 mm, lunghezza 4890 mm, larghezza 2000 mm
peso a pieno carico 5160 kg, portata 2500 kg
velocità massima 77 km/h, pendenza massima a pieno carico superabile 28%.
Per le quotazioni:
Liquida
OM da Brescia (la mia citta’)