Gandini Marcello
Qualche anno fa, a memoria 4 o 5, dall’India arrivo’ la notizia che un giornalista avesse dedicato una cospicua memoria a Gandini.
Gautam Sen, con due volumi da 800 pagine e piu’ di 900 fotografie, secondo la critica (quelli che li hanno letti – fortunati loro), e’ riuscito a dare una precisa e dettagliata descrizione del nostro designer.
Premetto subito (se non si fosse capito) che ritengo Gandini il genio assoluto fra i designer, che siano auto, elicotteri, case, che altro, Lui riuscì a lasciare un segno indelebile e riconoscibile da tutti.
Sulle auto tutti noi sappiamo cosa abbia fatto, ma vorrei porVi una domanda….
Cosa sarebbe stata la (adorata) Lamborghini senza di Lui, la notorieta’ della Bertone Design sarebbe stata la stessa????
Con tutto il rispetto e l’affetto, vorrei ricordare che dopo le sue dimissioni, era il 1978, la Bertone non conobbe più quei fasti, pur producendo ottime auto, ma credo mi riconoscerete che le differenze non furono certo lievi.
Le cronache del tempo ce lo raccontano come una persona molto fantasiosa, Gandini Marcello era sempre alla ricerca di una propria liberta’, con un suo preciso approccio stilistico.
Una sua citazione:
“Ho sempre avuto due cappelli.
Quello dello stlista e quello del meccanico.
Anzi, io sono nato meccanico.
Le mie prime auto, da ragazzo, non le ho disegnate.
Le ho fatte“.
“L’automobile? Per metà un tappeto volante e per metà una casa…”.