La Bagheera.
Arrivo’ nel1973 e Disegnata da:
Jacques Nocher (già autore della discussa 530)…
da Jean Toprieux ……
e da Antonis Volanis (per gli interni), un designer greco residente in Francia, autore delle linee degli altri modelli Matra e noto anche per aver disegnata la prima versione della monovolume Espace della Renault.
Il nome preso dalla pantera protagonista del Libro della Giungla.
Prodotta dalla Matra in collaborazione con Simca, la carrozzeria coupè, sospensioni regolabili, scocca in acciaio, la ricordiamo anche per i suoi far a scomparsa, la sua linea aerodinamica, ed un discreto bagagliaio da 320 litri.
La Bagheera, breve scheda tecnica:
motore centrale posteriore, in posizione trasversale, trazione posteriore, sospensioni anteriori a quadrilatero, carrozzeria in vetroresina, 185 km/h la velocità massima.
La prima versione veniva proposta con due allestimenti: il base a 24.670 Franchi che era priva dello sbrinatore, dell’orologio, dei cerchi in lega e i vetri oscurati – la seconda venduta a 26.555 Franchi con in più quanto non presente sulla versione base.
La Bagheera nel 1974 con la versione speciale Courreges.
Con vernice totalmente bianca paraurti compresi, sedili in sky bianco, il cruscotto e la plancia i pannelli porta e il cielo rivestiti in sky dorato, impianto frenante con quattro dischi e le pinze anteriori a doppio pistoncino, ed un peso ridotto.
Peccato che il suo tallone d’Achille fosse il cambio a quattro marce, definito da molti dei proprietari come poco maneggevole e “fragile”.
Accordo fatto nel 1969 ma reso noto nel 1970.
Ne condivideva il motore un 1.3 benzina da 84 CV con due carburatori doppio corpo, derivato dalla Simca 1.100 TI, l’alleanza fu spinta dalla allora precaria situazione finanziaria della Matra che doveva contenere i costi, specie considerando il suo impegno nelle competizioni e lo scarso successo nelle vendite, anche a causa alcuni flop commerciali e la 530 su tutte.
Un particolare cenno va fatto per il cruscotto che aveva la parte del sistema d’areazione illuminata da strisce di fibre ottiche al posto delle “solite” lampadine.
La Bagheera S arrivò nel 1975, con un 1442 CC derivato dalla 1308 GT.
Con 90 CV, distinguibile dalla “sorella minore” per una finta presa d’aria nera sul cofano, cerchi in lega bicolore, internamente i sedili rivestiti in tweed, e le versioni proposte erano tre.
Arriviamo al 1977 con la X, quella che altro non era che una S più accessoriata (la stessa che sostituì la precedente Courreges), identificabile per le sue decorazioni laterali con colore in contrasto, nuovo tergilunotto, orologio sulla plancia, sedili con tessuti vistosi .
Nel 1978 il nuovo cruscotto completamente ridisegnato.
L’autoradio posizionata orizzontalmente, un nuovo volante, esteriormente con il nuovo colore della fascia centrale posteriore, nello stesso anno venne tolta dal listino la versione 1300 allestimento ricco, sostituita da una versione depotenziata della S.
La Bagheera Jubile’ arrivo’ nel 1979, per celebrare il titolo di auto dell’anno della Simca Horizon, con la carrozzeria bicolore ed un cruscotto in sky nero ed una placchetta identificativa all’esterno.
La U8 realizzata in soli due esemplari dotati di un motore otto cilindri a V, propulsore ottenuto “unendo” due quattro cilindri da 1294 cc delle versioni precedenti.
1980 fine della produzione con il simbolo talbot Matra nei suoi ultimi mesi vista l’acquisizione del marchio Talbot da parte di Chrysler europa.