Giuliano Biasio e Giorgio Pirolo
In un altro post, quello relativo alla concept Bertone Birusa (Giuliano Biasio), ho citato questo capace design.
Le cronache motoristiche lo mettono in evidenza dopo aver disegnato la Fiat Panda del 2003, quell’auto che gli fece vincere il compasso d’oro.
Oggi e’ direttore della Torino Design, una matita capace, in grado di disegnare molti modelli, alcuni noti e altri meno conosciuti.
Dalla Alfa Romeo GT,
ai mezzi pesanti come l’Iveco Eurocargo, lo Scania R series, continuando con la Tata Prima, Chery a1, Chery b22, Riich g5 e 6, Opel Filo, Saab Novanta, Aston Martin Jet 2, Cadillac Villa, Fiat Suagna.
Ma c’e una vettura che lo ha reso famoso anche oltre confine
distribuita in un paese in cui. l’uso e la vendita delle vetture, ha avuto un vero sviluppo solo negli ultimi decenni.
Disegnata da Giorgio Pirolo
un componente del suo Staff, conosciuta con il nomiglolo de l’auto di Nemo, per via del suo muso che ne ricorda il simpatico pescetto.
Fu proprio Biasio a chiedere al giovane talento di disegnare una auto che (come da Lui dichiarato) potesse “portare gioia sulle strade di Pechino”, venduta ad un prezzo che va dai tremila ai seimila euro, su quel mercato.