Aprilia Motò
D’accordo non e’ bellissima, e’ strana, ha linee forse troppo particolari, ha questo ma non ha quello, qui va bene e qui no……. sono le frasi lette quando si parla di questa moto.
Philippe Starck venne scelto da Ivano Beggio per disegnarla, l’alllora patron della casa di Noale voleva una moto nuova, diversa, innovativa nel design.
Furono approntatati due prototipi, con due motori diversi, un monocilindrico e un bicilindrico, fu scelto il primo, il Rotax che gia’ montava la Pegaso.
Era una naked, una moto priva di carenature con il motore in bella mostra, credo vada sottolineato anche il disegno del radiatore che si armonizza molto bene con l’intera estetica della moto.
Motore
Monocilindrico, 649 cc, quattro tempi, 41,7 CV a 6250 giri, cambio a cinque marce, freni a disco anteriori e posteriori.
Le dimensioni: lunghezza 2133 mm, larghezza 800mm, altezza minima della sella 810 mm, massa a secco 150 Kg., capacita’ serbatoio 16 litri, penumatici anteriori 100/90 18 pollici, posteriormente 130/90 17 pollici.
Prodotta dal 1995 al 2002
inizialmente furono due le colorazioni, grigio/arancio e grigio/avorio, qualche anno dopo arrivo’ anche la versione nero/argento.
Pochi gli esemplari esposti nelle concessionarie e altrettanto scarsi quelli venduti, inizialmente (piuttosto) snobbata dai motociclisti.
Della Aprilia Motò sembra che a non piacere fossero le suo linee “ad uovo”, solo qualche anno dopo questa moto fu rivalutata e riconsiderata, personalmente trovo le sue linee gradevoli e non “comuni”.
Oggi pare sia ricercata dai collezionisti, gli stessi che trovano delle difficolta’ a trovarne una in buone condizioni, considerando anche che e’ stata prodotta in soli 4000 esemplari.
L’unico mio appunto potrebbe riguardare quel cupolino, un po troppo Vespa Style ( pur adotando lo Scooter Piaggio), non mi convince molto.