Bentley Hunaudieres.
una concept di quasi vent’anni fa, presentata nel 1999 al Salone di Ginevra dalla nota casa inglese.
Il nome un omaggio a Sir Tim Birkin un pilota inglese che sul circuito de la Sarthe, riuscì a superare Rudolf Caracciola sulla sua Mercedes SSK.
Alla guida di una Blower Bentley a 201 km/h e proprio sul rettilineo Hunaudieres, mettendo rischiosamente le ruote sull’erba ad una velocità sostenuta.
Il motore di origine VW
Un otto litri a 16 valvole, con 623 CV, una coppia massima di 760 Nm, albero a camme con fasatura variabile, due banchi di otto cilindri formanti una W, cambio manuale a cinque rapporti più retromarcia e velocità massima di 350 km/h.
- interasse: 2650 mm
- Lunghezza: 4430 mm
- Larghezza: 1980 mm
- Altezza: 1190 mm
- Pista anteriore: 1738 mm
- Carreggiata posteriore: 1645 mm
- Pneumatici anteriori: 265/30 ZR 20
- Pneumatici posteriori: 335/30 ZR 20
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e……la Veiron
Il Gruppo VW dopo aver acquisito marchi come Bentley, Bugatti e la nostra Lamborghini, voleva presentare al mondo una vera ipercar che potesse stupire.
Al Salone dell’auto di Ginevra del 1999 e con il marchio Bentley, presentandola con la berlina a quattro porte Bugatti EB218, sempre una concept.
La Bentley Hunaudieres sullo stesso telaio della Lamborghini Diablo.
623 cavalli, un V16 aspirato da 8,0 litri, interni di classe superiore con i sedili in pelle nabuk e le finiture del cruscotto in alluminio satinato.
Una visibilità posteriore molto scarsa.
Furono previste delle telecamere montate sui retrovisori esterni, visibili da dei piccoli monitor montati sulla console centrale del cruscotto, ne volevano produrre 300 esemplari ad un prezzo “indicativo” di 250.000 Euro.
Bentley Hunaudieres, sembrava che i dirigenti del gruppo VW volessero rilanciare il marchio inglese.
Ma cambiarono repentinamente idea, scegliendo la Bugatti Veyron.