Citroen Chapron SM Mylord
Chapron e Citroen, ancora una volta “insieme”, e nonostante la sempre (ampiamente) dimostrata riluttanza della casa francese nel concedere/fornire autotelai dei suoi modelli.
Ne abbiamo gia’ parlato…….
Di questa vettura il capace e “ostinato” carrozziere francese ne realizzo’ solo sei esemplari.
Una splendida cabriolet la Citroen Chapron SM Mylord, derivata da un capolavoro nato dall’unione del marchio francese e una casa Italiana, la Maserati.
Per la maggior parte della stampa specializzata francese questa auto rappresento’ “la creme de la creme”, essendo una delle auto piu’ rare, belle, affascinanti, mai costruite.
La Citroen Chapron SM Mylord al Salone dell’auto di Parigi
Quando Chapron la presento’ al suo stand, “separato” da quello Citroen, ricevette diverse prenotazioni, scegliendo di realizzarne un numero esiguo.
Concentrandosi sulla qualità dell’assemblaggio, che era sicuramente superiore, rispetto a quello gia’ validissimo, offerto dalla SM, come auto “di base”.
Fantastici i sedili e gli interni, “disegnati” e realizzati da Henry Dargent, con le sedute che ricordano un’amaca, così belli dal sembrare essere usciti da una mostra di design del mobile.
Rivestiti in pelle color cuoio, montati solo dopo un’ attentissima valutazione e selezione dei fornitori del pellame.
Nel 1971 il suo prezzo di listino era elevato
al Salone dell’Auto di Parigi, gli ospiti dello stand lessero una cifra che si aggirava intorno ai 130.000 Franchi francesi, praticamente il doppio della “SM standard”.
Un costo elevato, ovvio, ma si consideri
che per realizzare questa meravigliosa auto Chapron ed i suoi assistenti dovettero “tagliarne” il tetto, consolidandone sia il telaio che la carrozzeria.
Realizzando un sorprendente involucro che potesse essere oltre che bello, anche “solido”, su tutto, che fosse capace di reggere alle forti sollecitazioni di quel motore.
La SM nacque
come auto che potesse “combattere” nel mercato delle auto di lusso, dominato, in gran parte, dalle auto tedesche, la mercedes su tutte.
Non ci riscì, finendo per diventare quasi subito un flop commerciale.
Tanto che fece (quasi) rischiare la chiusura della casa francese, che sborso’ molti Franchi Francesi per acquisire il sessanta per cento della casa Italiana e; poi; progettare questa auto sportiva.
Nel 1967 la Citroen acquisto’ il 60% di Maserati
una acquisizione fatta soprattutto per la positiva fama che avevano i motori della casa del tridente, molto potenti
In grado di non far piu’ rimpiangere alcune auto francesi “scomparse” (Facel su tutte).
Il motore che equipaggiava la SM era da 2760 cc
leggermente inferiore ad un 2,8 litri, scelta fatta per ovviare ad una pesante tassazione che colpiva i motori con certe cilindrate.
Fu il nostro valente e capace Ing. Alfieri a studiarlo e crearlo, dotandolo di tre carburatori Weber, in grado di sviluppare 170 CV, molto valido e veloce, in grado di soddisfare, sicuramente, le esigenze di una clientela “sportiva”.
Chapron, dalla sua officina/laboratorio a Neuilly Sur Seine, comprese subito che un’auto simile potesse diventare un’ottima base per una cabriolet di classe.
Voleva che la “sua” cabriolet potesse comodamente trasportare quattro persone, con la stessa sicurezza offerta dalla berlina di lusso dalla quale derivava.
Voleva che fosse solida, affidabile, robusta, ecco perche’ impiego’ un certo lasso di tempo per assemblarla e “studiarla”, per poi venderla con un prezzo di listino piuttosto alto.
Presento’ due prototipi, la Espace con il suo tetto che si apriva in due posizioni (che vedremo) e la Citroen Chapron SM Mylord, la cabriolet, finendo con la Opera, sempre su base SM, che era la versione “presidenziale”.
Con questa vettura termina, per quest’anno, il mio proprorVi auto d’epoca in versione cabriolet e/o targa, desiderando iniziare, nuovamente, la primavera prossima.
Diciamo che ho voluto chiudere con il botto, spero sarete d’accordo con me……..