Etichettatrice vintage
In casa ne avevamo due, una piu’ piccola per noi che andavamo a scuola e quella piu’ grande, usata dai genitori.
Non ho mai capito il perche’ quella macchinetta, una etichettatrice vintage mi piacesse così tanto
credo di aver battuto il record mondiale per quaderni etichettati con nome cognome, materia, nome della maestra, istituto scolastico, indirizzo di casa e della scuola, indicati anche i parenti sino all’ottavo grado 😉 ;).
come quella che avevo io.
Mi piaceva usarla, tanto.
Ma un giorno arrivo’ lei, quando la vidi mi sembrava piu’ bella dell’astronave di Capitan Harlock che custodivo come una reliquia sulla libreria.
Era in metallo, di quelli lucenti, splendeva in ogni sua parte, sembrava arrivata da un lontano futuro, rimasi a guardarla per una buona mezz’ora.
Avrò avuti 6/7 anni, non ricordo di preciso che eta’ avessi, ma mi ricordo nitidamente di quell’oggetto.
Quella che avevamo i miei genitori
Era una Etichettatrice vintage in metallo, color argento/alluminio.
Etichettatrice vintage, sul davanti c’era scritto Dymo Mate taperwriter
che già solo il nome per un bambino che, sino ad allora, di inglese aveva letto solo qualche nome………… Walt Disney.
L’aveva presa il babbo per il suo archivio, e l’avrebbe utilizzata dopo cena per cominciare a sistemare le sue cose.
Fu una cena con tempi oceanici per me, volevo vederla funzionare.
Andammo in sala, sul tavolo ovale
quello grande, si mise a scartabellare un mucchio di fogli appoggiato su una sedia da parecchio tempo, e la mise li vicino a lui.
Raccolti quei fogli che dovevano finire in una cartellina, di cartoncino, rossiccia, la prese in mano e inizio’ a “farla scrivere”, scoprii che alla fine funzionava esattamente come le altre due che avevamo già.
Gli chiesi il perche’ ne avesse presa un’altra, mi rispose che l’altra si era rotta e che non era riparabile.