Audi Coupè Quattro S2
Un cinque cilindri, 20 valvole
2200 cc. (2226)
Euro 1
cinque cilindri in linea
numero di valvole per cilindro, quattro
turbocompressore Garret KKK
220 cavalli a 5900 giri
coppia massima di 31,5 KGM a soli 1950 giri
248 km/h la velocità massima
da 0/100 in 6,1 secondi
9,3 litri ogni 100 chilometri ai 120 km/h costanti, con un consumo medio di 10,80 km con un litro.
cambio meccanico a cinque rapporti
Quando arrivò in Italia, novembre 1990, costava 70.000.000.di Lire, direttamente derivata dalla allora gia’ nota Audi Coupe’ 2.0 litri.
Ricordo ancora oggi che questa auto doveva essere la base per un ritorno della casa automobilistica tedesca nelle competizioni su sterrato, il mondiale rally.
Lo stesso che gia’ montavano la 200 Quattro 20V e la Quattro 20V.
Come scrivevo sopra, la base fu la versione gia’ in commercio, dotata del due litri
un motore molto piu’ „piccolo“ rispetto al nuovo cinque cilindri, furono necessarie alcune modifiche affinché potesse entrare in quel vano motore.
Anche il telaio fu largamente rivisto, le potenze erano troppo diverse, distanti, fra le due motorizzazioni.
La versione Audi Coupè Quattro S2, il suo telaio
con un assetto molto più rigido, barre antirollio rinforzate, era visibile una traversa di rinforzo sugli attacchi superiori delle sospensioni anteriori.
Nuovi i condotti di aspirazione e scarico, il radiatore dell’olio con un nuovissimo convogliatore dell’aria, una nuova traversa frontale per un miglior deflusso dell’aria.
Audi Coupè Quattro S2, trazione integrale permanente, con sistema Audi Torsen
Inizialmente la trazione era ripartita esattamente a meta’, 50% anteriormente, 50% posteriormente, per poi, adattarsi “”strada facendo”” , a seconda della strada e delle sue condizioni, il differenziale posteriore e’ bloccabile manualmente, con un comando dentro l’abitacolo, utilissimmo in certe situazioni.
I freni erano tutti a disco
con gli anteriori autoventilanti, con ABS, lo sterzo dotato di Servotronic che si “auto-regolava“ a seconda della velocità.
Esteticamente era subito riconoscibile
dalla scritta S2, sulla mascherina anteriore e sul cofano bagagli posteriore
un ampio spoiler anteriore di colore nero, diverso da quello della carrozzeria
un altro piccolo, sul posteriore, in tinta con il colore della vettura.
Carrozzeria
tre porte, coupè
cinque posti
1595 kg. il peso
passo 255 cm
altezza 172 cm
lunghezza 440 cm
Pneumatici anteriori e posteriori 205/55 ZR16
L’Audi Coupè Quattro S2 di serie montava:
alzacristalli elettrici
deflettori posteriori ad apertura elettroidraulica
chiusura contralizzata
aria condizionata
retrovisori regolabili e riscaldabili elettronicamente
ugelli lava-fari
serrature riscaldate
Gli optional
Airbag passeggero
colore in madreperla
regolatore di velocità
sedile guidatore regolabile elettricamente
sedili in pelle
tetto apribile elettrico
vernice metallizzata
vernice nera
Bellissimo il cruscotto, con la strumentazione il cui sfondo e’ in grigio chiaro, completa anche dei manometri visibili vicino alla leva del cambio, una plancia con comandi tutti visibili e facilmente usufruibili.
La “versione Aby” (che poi era la sigla del motore)
arrivata nel 1993, questa nuova versione della Audi Coupè Quattro S2, aveva un motore con una potenza di 230 cavalli, lo stesso della versione precedente, reso più potente dai tecnici Audi.
Con un cambo a sei marce, specificatamente studiato e prodotto per quest’auto, per poi essere montato su altre auto del Gruppo VW.
Esteticamente aveva nuovi fanali, nuovi sedili in pelle molto sportivi, volante a tre razze sempre in pelle, come optional il tetto apribile.
Questa versione era priva del Servotronic, in quanto fu motivo di troppe critiche sulla versione precedente.
Personalmente
Se per molti era la versione piu’ „pepata“ di quella coupè gia presente sul mercato, se altri preferivano pensare ad una Audi di quella categoria e dimensioni, in versione station wagon.
Per questa serie di motivi e per via di un prezzo non basso, non ebbe un gran successo nelle vendite.
Oggi è uno dei modelli Audi, ed in generale come auto sportiva, fra i maggiormente ricercati, tanto da farne alzare sensibilmente le quotazioni.
In Italia non e’ ancora inseribile fra le auto esentabili dal pagamento del bollo di circolazione, e con tutti quei cavalli , potrebbe far passare la voglia anche al più convinto appassionato.
Ma credo sia difficile non trovarla
bella, potente, con quell’aurea di affidabilità e solidità che da sempre contraddistingue la casa automobilistica tedesca.
I prezzi sono alti, il bollo idem, ma riuscendo a trovarne una prodotta nei primissimi anni 90 si dovrà attendere solo pochi anni, per poi avere una vettura pagata molto meno rispetto a quanto la si pagherà una volta divenuta una trentennale.
Certo, va tutto calcolato, messo sul piatto della bilancia, così come si deve riuscire a trovarne una, sana magari, non un’auto con troppi proprietari, senza; precedentemente; troppi maniconi magari.
Anche su questa sono pronto a farci una scommessa.
– la Muskelauto