Abarth Simca 2000
Una berlinetta con lo Scorpione in bella evidenza, un auto da corsa che potevi usare tutti i giorni, sempre che si avesse una certa dimestichezza con la carburazione o si conoscesse un meccanico sempre disponibile e paziente.
Venne presentata al Salone di Ginevra del 1963, il suo prototipo, non ancora l’auto “definitiva”.
Chi si fosse trovato davanti alla scheda tecnica di questo splendore
avrebbe letto che la potenza in cavalli fosse di 180, un dato molto probabilmente inserito senza troppa accortezza, in quanto la potenza delle prime vetture vendute era di 192 a 7200 giri.
Certo è pur vero che i primi modelli consegnati fossero dotati di carburatori decisamente sottostimati rispetto a quanto quel motore potesse “dare”, dei Weber 45 DCOE, sostituiti praticamente subito con dei 58 DCOE, molto più capaci, in tutti i sensi.
Se sulla prima serie la scritta SIMCA
non era presente, sulla seconda venne inserita, e fu giusto così, perché il pianale, le sospensioni, il cambio, erano quelle della Simca 1000.
La seconda serie fu la più “definitiva” motoristicamente parlando, con 202 cavalli a 7000 giri ed un rapporto di compressione 10,5:1, dati che avrebbero impressionato chiunque nel solo guardarla.
Costava 5.000.000. di Lire, molto di più rispetto alla MKI che costava 3.900.000. Lire, circa 750.000 Lire in meno rispetto alla Ferrari GTB coeva.
Sul numero degli esemplari realizzati di Abarth Simca 2000 non si hanno cifre sicure
seppur si ipotizzino 100 esemplari, giusto il numero necessario per poter ottenere l’omologazione per la categoria Gran Turismo, diventando oggi un’auto decisamente molto rara, con quotazioni da iper car.
Considerando anche il fatto che in molte delle già scarse 100 unità, siano partite per il Sol Levante, dove il marchio Abarth è considerato quasi come un mito.
Esteticamente è impossibile non notare subito quel motore a sbalzo
alloggiato al posteriore, con una presa d’aria che “prende” tutto il profilo del retro dell’auto, lasciando uno spazio che consente di vedere benissimo il bel motore.
Bellissimi quei parafanghi allargati, molto particolari le due prese d’aria anteriori a forma di tubo che visibilmente escono completamente dalla parte bassa del frontale.
Gli interni, specie quelli della MKI, erano talmente essenziali, spartani, dal lasciare visibile l’intera carrozzeria, senza nessuna copertura sulle portiere e sul resto degli interni.
Un’auto differente rispetto a quella che vediamo nelle foto, che è più rifinita rispetto a quella della prima versione, molto probabilmente con un intervento successivo, fatto negli anni dal suo proprietario.
Un cruscotto che avremmo sicuramente visto su un’auto da corsa
con tutti gli strumenti e le levette che potevano servire una volta sedutisi su quei sedili avvolgenti, profilati, da vera auto da corsa.
Scheda tecnica Abarth Simca 2000
MOTORE
posteriore longitudinale a sbalzo
quattro cilindri in linea
alesaggio e corsa 88 x 80
cilindrata effettiva 1946 cc.
Rapporto di compressione (MKI) 9,8:1
potenza massima (MKI) 192 cv a 7200 giri
distribuzione con due alberi a camme in testa
doppia accensione tramite due spinterogeni
lubrificazione con carte secco
TRASMISSIONE
trazione posteriore
cambio di serie a 4 velocità, opzionabile a sei
differenziale autobloccante
AUTOTELAIO
portante realizzato in lamiera stampata
carrozzeria in alluminio
SOSPENSIONI
avantreno a ruote indipendenti con bracci triangolari superiori e balestra trasversale inferiore
posteriori a ruote sempre indipendenti con bracci triangolari e molle elicoidali
Gli ammortizzatori erano idraulici su tutte e quattro le ruote
FRENI
a disco sulle quattro ruote, della Girling
DIMENSIONI
lunga 3700 mm. – larga 1500 mm. – passo 2090 mm. – alta 1120 mm. –
PESO
665 chilogrammi a vuoto