MV Agusta 98 motocarro, quello che credo si possa assolutamente definire uno fra i più rari e particolari.
Venne prodotto per un lasso di tempo brevissimo, dal 1946 al 1947, in un numero molto contenuto di esemplari, soli 100.
Certo è pur vero che la produzione della MV Agusta fosse concentrata sulle moto, le stesse che gli fecero conquistare una certa fama e prestigio in tutto il mondo.
Questo (mi si contraddica non ho trovate molte fonti) era il primo veicolo da trasporto prodotto dall’azienda di Cascina Costa.
Esteticamente il MV Agusta 98 motocarro
ovviamente oltre per le sue forme decisamente inusuali, specie per il periodo, si noterà subito che il cassone era montato sull’anteriore, la parte con il motore e la sella subito dietro.
Quello “strano” veicolo con il suo cassone in legno, aveva una portata massima di circa 250 chilogrammi, non pochi considerando la (inizialmente) bassa cilindrata.
Per ovviare ad una potenza che definirei piuttosto “scarsina” per un simile uso, nel 1948 ne furono prodotti alcuni modelli con cilindrata maggiore, da 125 cc a due tempi dotati di un cambio a tre marce.
Il motore, con quella inusuale cilindrata, era lo stesso che veniva montato sulle motociclette, qui di seguito proverò ad elencarne le caratteristiche tecniche.
Scheda tecnica MV Agusta 98 motocarro:
MOTORE
monocilidrico a due tempi
cilindrata effettiva 98 cc
alesaggio per corsa 48 X 54 mm
rapporto di compressione 6 : 1
potenza massima 3,5 CV a 4800 giri
raffreddamento ad aria forzata e dotato di ventola
distribuzione, pistone con deflettore
carburatore da 16 mm
miscela al 6%
avviamento solo a pedivella
trasmissione primaria ad ingranaggi, secondaria a catena
frizione multidisco in bagno d’olio
TELAIO
in tubi e lamiera di acciaio
Sospensioni
anteriore a balestra, posteriore con telaio rigido
FRENI
anteriore con tamburo da 104 mm, posteriormente sempre un tamburo da 104 mm
PNEUMATICI
anteriori 4,00 X 8, posteriori 4,00 X 8
SERBATOIO
con una capacità di soli 8 litri
PESO
160 chilogrammi
VELOCITA’ MASSIMA
40 km/h
CONSUMI
ad una velocità pressoché costante 25 chilometri con un litro.
Ovviamente essendo un mezzo rarissimo di quotazioni non ne ho trovate, già ho trovate non poche difficoltà nell’avere quel poco materiale che stai leggendo.
Personalmente sul MV Agusta 98 motocarro
lo trovo davvero molto affascinante, è uno di quei mezzi molto particolari, lo avevo già “visto” qualche anno, lo presentai sulla pagina FB che porta lo stesso nome di questo blog.
Se sono più o meno abituato a cercare e trovare “mezzi quantomeno strani”, credo che questo possa essere tranquillamente messo fra i primi, specie considerandone il periodo storico e da chi fu prodotto.
La MV Agusta, con moto bellissime e vincenti, non so per quale motivo volle produrre anche un mezzo simile, ma credo di poter affermare che l’abbiano indovinato.
Secondo me è uno dei motocarri più belli di sempre, pur conscio che lo stia guardando ed apprezzando solo attraverso delle foto, sicuro che dal vivo sia ancora meglio, ma so di non poterlo fare.
Credo sia cosa nota a tutti, a molti almeno
che fra la MV Agusta e la Piaggio vi fosse una certa rivalità, si iniziata con le beghe legali conseguenti all’utilizzo del nome Vespa, sul quale Ti lascio cercare fra le numerose info facilmente trovabili.
Ma anche per quanto riguarda i mezzi da lavoro, quelli che oggi definiamo “commerciali”, iniziò sin da subito a mostrarsi un loro rincorrersi molto frequente.
La Piaggio con il suo famoso scooter era diventata la vera leader del mercato, e continuò a cogliere un forte successo quando presentò l’Ape Piaggio.
La MV Agusta fece altrettanto, presentando anche lei una serie di motocarri, peraltro non troppo dissimili da quelli prodotti dal suo concorrente.
Salvo alcune eccezioni, e quello proposto oggi credo sia la più evidente, quello che si distingue di più.
Lo fece insieme ad altri due modelli, anche questi prodotti in un numero esiguo, fin quasi “inesistente” rispetto ai quanti altri prodotti dalla stessa casa e dalla Piaggio.
Se l‘Ape arrivò nel 1948, quindi quando il 98 motocarro della MV Augusta era già fuori produzione, va ricordato che altri avessero iniziato a produrne, prima della stessa Piaggio.
Sembrava quasi che il pubblico si fosse abituato a certe forme, a quella forma, che volesse che il cassone fosse solo dietro.
Tempi e modi di vedere le cose diversi, forse quasi un’abitudine.
Sinceramente, di motocarri con quel volante non ne ricordo di precedenti, ne tanto meno di successivi.
Questo era un mezzo che immagino in quegli anni potesse addirittura essere definito “”futuristico””, un mezzo da lavoro con i crismi di un veicolo di ben altro genere ed utilizzo.
Dalla foto mi sembra di poter intuire che fosse anche ben rifinito, anche il cassone, con tutti i comandi a portata di mano.
Insomma, mi piace moltissimo, se non si era capito 😉 , e mi piacerebbe tanto sapere quanto possa valere, ma non ho trovato nulla, manco un’asta.
Sicuramente di quei cento totali prodotti ne saranno sopravvissuti pochissimi, visto anche l’utilizzo a cui era destinato.
Il MV Agusta 98 motocarro e quegli anni in cui il lavoro era più duro
con una precarietà dura e costante, chi poteva sborsare certe cifre per un qualsiasi mezzo che utilizzava per lavorare lo sfruttava sino alla fine.
Una curiosità:
per la moto pari cilindrata, la 98 CC scelsero come nome “VESPA”, poi non utilizzato perché era già stato registrato da un’altra società, aveva un prezzo di listino di 98.000 Lire.