Clan, una casa automobilistica inglese, con sede a Washington in Inghilterra, fondata nel 1971 e chiusa nel 1974.
So già che l’auto protagonista di oggi potrà essere criticata, ha in effetti delle linee molto particolari che non possono piacere a tutti, l’ho scelta per una buona serie di motivi che andrò ad esporre qui sotto.
Clan, il suo fondatore.
Paul Haussauer un ex progettista della Lotus, sicuramente una persona che viste le esperienze pregresse si poteva definire capace.
La Sua auto.
La Crusader (in effetti il nome già di suo 😉 ), con un aspetto piuttosto spigoloso, sinceramente con molti “richiami” proprio alla Lotus Elite MKI.
La sua carrozzeria.
Monoscocca in fibra di vetro, con un coefficiente di resistenza aerodinamica piuttosto basso, quelle linee furono improntate proprio per ottenere quel risultato.
Montata su un telaio in lamiera d’acciaio, i freni a tamburo, le sospensioni anteriori a ruote indipendenti con trapezi e molle elicoidali, ammortizzatori idraulici, le posteriori con bracci oscillanti.
Il peso.
Una due porte e due posti, soli 613 chilogrammi, un peso così ridotto le permetteva di avere prestazioni interessanti nonostante un motore non potentissimo, meno di quanto ci si poteva aspettare guardandola.
Il motore.
Lo stesso della Hillman/Sunbeam Imp Sport, montato posteriormente un quattro cilindri di soli 875 cc con 51 cavalli a 6100 giri, alesaggio e corsa 68X60,38 mm., con un cambio meccanico a quattro marce.
La velocità.
160 km/h la velocità massima che considerando la cilindrata non era male davvero, mettiamoci anche che fosse una vettura molto maneggevole, tanto che furono in molti i piloti (amatoriali) ad utilizzarla nelle competizioni del Gruppo 4.
Era una vettura venduta in “scatola di montaggio” (come alcune altre auto inglesi), cosa che le permetteva di avere un importante vantaggio fiscale per via dell’esenzione di cui godevano.
Ed arrivò la VAT
Value Added Tax, quella che da noi chiamiamo IVA per capirci, e fu il colpo di grazia per la piccola casa automobilistica inglese.
Il suo prezzo di listino divenne di colpo decisamente meno competitivo e con un mercato che offriva troppe alternative, così in pochi anni il mercato delle auto in kit arrivò al capolinea.
La Clan nel 1973.
Chiuse i battenti e venne messa in liquidazione, per pochi anni una azienda nord irlandese utilizzò gli stampi per continuare a produrre il modello, utilizzando il motore della nostra Alfa Romeo Alfasud.
le meteore inglesi.
Personalmente.
Senza farmi troppo coinvolgere dalla mia passione per le auto inglesi vorrei provare a “difendere” questa auto.
Ricordando subito che fosse un’auto in kit una di quelle da potersi montare da soli, e mi sarebbe sempre piaciuto provarci anche io.
Una piccola vettura con tante qualità, con il suo fondatore persona capace subito di trasferirci positivamente e fattivamente le importanti esperienze maturate in precedenza.
Esteticamente colpisce lo fa subito e senza mezze vie, o ti piace o la puoi trovare una vera schifezza, ma se non consideri almeno le poche righe qui sopra (permetterai) ti “”limiterai”” a giudicare in fretta.
Proprio questo tipo di auto (in kit) sono state fra le prime a farmi approfondire la storia motoristica inglese……..
La stessa che per me è seconda solo alla nostra.