Pandoro e panettone quelli vintage con qualche ricordo su questi due dolci, gli stessi che quando ero piccolo negli anni ’70 erano molto presenti ………….
Nelle pubblicità cartacea o televisiva che fosse …………………
ben sistemati nelle vetrine delle botteghe del paese………………..
sulle strade con i mezzi commerciali delle aziende che li producevano……………………..
Ecco, di questi ultimi non è che avessi fatto in tempo a vederne moltissimi, ovviamente fra quelli uguali o simili ad alcuni di quelli presenti nelle foto sotto.
Mi è capitato di vederne comunque alcuni in una qualche fiera di paese o una esposizione di auto e mezzi d’epoca.
Ma come potevo non ricordare proprio in questo periodo dei mezzi commerciali come quelli.
Sapendo che potevo almeno questa volta provare a “deviare”, proponendo non solo mezzi su ruote ma anche giusto un paio di ricordi extra.
Ma torniamo per un attimo a quelle vetrine dei negozi, a come fossero ricolme di panettoni e pandori vintage, con giusto qualche confezione di torrone e mostarda come “contorno”.
Entravi ed eri circondato da cesti natalizi ed ognuno aveva dentro almeno uno dei due, magari anche uno per tipo, e quanti se ne vendevano.
Pandoro e panettone quelli vintage, appena finito di cenare e tagliato il pandoro ti facevi dare la scatola.
Ed immancabilmente la “trasformavi” in una maschera, magari ispirandoti al cattivo di Star Wars e se volevi esagerare tentavi di imitarne il respiro.
Con le confezioni in metallo molte mamme riuscivano a riordinare aghi e fili per cucire, le bambine ci mettevano che ne so i vestitini delle bambole.
Uno zio ne utilizzava una per metterci le poche chiavi ed attrezzi che aveva, lasciandola impolverarsi su uno scaffale, finendo con il metterci negli anni un po di tutto.
Non poteva mancare il parente estroso/artista, quello che trasformava un normale panettone nella cosa più difficile da digerire di sempre.
Un caro zio era solito prepararlo con una sua ricetta ripropostaci per tanti anni…..
Lo svuotava e con “la sua mollica” faceva un impasto mescolandolo con uova, zucchero, marsala, un po di panna che aveva appena montata, per poi richiuderlo e tagliandolo a fette, belle grandine peraltro 😉 .
Buonissimo per carità, peccato che non riuscivi nemmeno ad alzarti nonostante le potenti dosi del sempre suo celeberrimo amaro alle erbe super-digestivo, anche quello “”quasi”” prodotto artigianalmente.
Erano momenti difficili, non potevi rifiutarlo sapendo che si sarebbe offeso, poi come avresti potuto farlo dopo che ti aveva preparato un pranzo luculliano oltre a quel panettone ripieno????
Pandoro e panettone quelli vintage, poi magari ti capitava fra le mani la cartolina del concorso Melegatti.
C’era sempre una fuoriserie in palio, sapevi che non la avresti mai vinta ma perché mai non provarci, anche quando te la tenevi in tasca per giorni e avevi comunque acquistato ed apposto il francobollo per spedirla…..
In quegli anni c’eravamo tutti, era l’unica occasione che avevi di incontrare o salutare un parente lontano, quello che non vedevi da tanto tempo.
Andavi in piazza per bere qualcosa e potevi trovare quelli artigianali.
Costavano di più e non poco, la barista te ne dava un pezzettino portandolo su un piattino come se volesse farti pesare che il suo fosse diverso, talmente più buono che solo così poteva essere apprezzato.
Quando andavamo a Brescia a salutare alcuni parenti ero circondato.
Cartelloni pubblicitari con pandoro e panettone quelli vintage i tanti negozi illuminati ed addobbati sotto portici illuminati da piccole luci colorate, quasi sempre fisse e non intermittenti.
Una curiosità sino a qualche anno fa in ferramenta vendevano ancora le lampadine di ricambio per luci quasi simili, luminarie con le lampadine piuttosto grandi rispetto a quelle più diffuse oggi.
Come non ricordare il film di Natale, magari uno di quei cartoni animati, con lo zio ed il suo proiettore.
Questo è il mio primo post per farTi gli auguri di Natale, a lunedì con altri ricordi………………….
A lunedì con altri ricordi………………….