Un tipo con un sacco di moto, ciao Pippo ascolta ho saputo da un mio amico che qui vicino c’è un tipo che ha un sacco di moto e sembra che voglia vendere qualcosa.
Mhhhhh non sarà un altro degli amici del tuo amico che andava a raccogliere moto e pezzi dagli sfascio???
No stai calmo e tranquillo mi ha garantito che non manca la qualità.
Va bhe, fammi sapere.
Un’ultima cosa, mi ha detto che è un tipo molto particolare/strano, che non ama troppo ricevere visite e far vedere cosa ha…
Senti, scusa hehe, o ha intenzione di vendere qualcosa o se ne sta nel suo guscio, avevo già poca voglia, me la stai facendo passare del tutto.
Questa era una telefonata intercorsa fra me ed un amico non poco tempo fa, almeno una decina d’anni a memoria, siccome venerdì scorso per un incidente ho dovuto cambiare strada e sono passato in quel paesello, ecco un ricordo.
Un tipo con un sacco di moto, torniamo a quella telefonata……
Dunque se riesco a fissare vorrei andarci sabato mattina, per te va bene ???
Chiedo alla moglie e te lo faccio sapere, in linea di massima si non dovrei avere problemi, non che io sappia almeno.
Passano due o tre giorni, mi richiama confermandomi il nostro appuntamento per sabato.
Ci troviamo nel parcheggio di un distributore chiuso, al mio arrivo dall’auto dell’amico scendono lui ed un altro ragazzo, il famoso contatto molto probabilmente.
Indossava un giummmbotto 😉 😉 😉 in pelle nero, scarpe alte nere ed occhiali da sole molto scuri.
Mi stava tornando a passare la voglia, mi son fermato per pura cortesia ed educazione.
Ciao Filippo, ciao……, ti presento il mio amico è lui che conosce il posto dove stiamo andando.
Lascia qui la tua auto, prendiamo su la mia, si ma lasciamela mettere in un altro parcheggio, più verso il centro del paese……
Facciamo un tratto che dura una mezz’oretta scarsa, prima di arrivare ci fermiamo e l’amico dell’amico inizia con alcune raccomandazioni.
Non parlate troppo, non chiedete niente, occhio a non guardarlo svergolo (espressione tipica), statemi dietro, parlo solo io.
La voglia mi era passata del tutto, ma sapevo che non potevo tornare indietro non essendo li con la mia auto.
Arriviamo nella zona artigianale di un paesino disperso nelle campagne della bassa, parcheggiamo e ci avviamo verso un piccolo e datato capannone.
Ci riceve un signore più sui sessanta che non meno, piccolo e tarchiato, con due occhi da uomo duro, ci invita a seguirlo e noi lo facciamo senza proferir parola.
Un tipo con un sacco di moto, entriamo e subito siamo circondati da vecchi ciclomotori e tante parti smontate.
Ci accompagna nella zona delle Vespa, arriviamo davanti ad un cumulo di parti di vario genere e colori per lo più intuibili visto lo sporco che li ricopriva.
Non sembrava essere in disordine, l’uomo piccolo e tarchiato ci si muoveva bene sembrando non fare alcuna fatica a trovare le cose.
Essendo leggermente ipocondriaco mi mantenni sulle mie.
Convinto che molte di quelle cose fossero li da prima che nascessi, non volevo correre rischi e decisi che fosse il momento di assentarmi per una fumata.
Avvertii il padrone di casa mimando l’uscita con un gesto fatto con la mano, facendogli poi vedere la pipa 😉 😉 ;), perdincibacco sorrise e mi sentii sollevato .
Eravamo lì per cercare qualcosa, nulla di troppo definito o definibile.
Io una Vespa da sistemare con gli anni avendo allora un figlio di pochi anni, volevo portarmi avanti.
Gli altri due cercavano parti e scritte per sistemare loro mezzi lasciati in un garage da tempo immemore.
Rientro e vedo che i tre stavano discutendo facendo ricorso anche ad una certa gestualità, mi ci metto vicino e li ascolto, erano arrivati a discutere sui prezzi.
Non ci volle molto per capire che vi fosse una certa distanza fra i due e quello che vendeva, per quello che avevo valutato il sino a quel giorno in effetti non parve basso nemmeno a me.
Conoscendo abbastanza bene il mio “”amico””, non chiesi nemmeno quanto volesse per quella 50 cc appoggiata vicina alla porta, considerandolo una perdita di tempo.
Un tipo con un sacco di moto, ci fermammo lì ancora quasi un’ora.
Uscendo quello tutto scuro vide una scatola di cartone con dentro delle targhette e scritte varie, da dove estrasse un simbolo Piaggio, l’unica cosa che uscì da quel capannoncino.
Tornando verso la mia Touran ci fermammo a bere un caffè che offrii io, analizzando insieme la cosa ed i prezzi richiesti.
Sino a quel giorno non avevo mai seguito molto quel tipo di quotazioni, iniziai a seguirle molto di più e facendolo spesso.
Negli anni successivi 😉 devo dire di averne viste di belle, ricordo una Vespa vista un sette o otto anni fa, demolita e con un motore non suo, le condizioni erano vicinissime al pessimo, mi chiese più di 1000 euro.
Ehe ma è una primavera vuoi mettere quando l’avrai finita, vuoi mettere che valore avrà ???? Gli risposi che ero contento per lui, che sarei stato felice di vederla quando l’avrebbe finita 😉 😉 .
Sono passati almeno un dieci o quindici anni, già allora i prezzi erano piuttosto alti specie considerando che stessimo trattando di parti che molto facilmente provenivano da sfasci, nulla di nuovo o quasi “”decente””.
Negli anni successivi non desistetti, continuando a cercare una “Vespina” per mio figlio, non trovando mai un’occasione che considerassi equa come prezzo e condizioni.
“Finendo” per acquistare un Booster che usa molto spesso durante le stagioni giuste, pagandolo quella che oggi; con questo mercato; definirei una cifra giusta.
Occasione persa ????