Maserati 450S Costin Zagato.
Quando trovai questa auto su quel libro piuttosto datato, non potevo evitare di notare che chi lo scrisse non aveva certo lesinato in enfasi ed entusiasmo.
Puntualizzando subito sul livello di quell’auto e dei piloti che l’avevano guidata, sottolineando diverse volte quanto fosse stata “sfortunata” visti i problemi meccanici avuti.
Certo quando quando leggi Juan Miguel Fangio, Stirling Moss e Carroll Shelby……
Non puoi che essere d’accordo con lui, specie se la sua età e quella di quel libro gli permettevano di poter giudicare e farlo molto meglio di quanto potrei fare io oggi.
Delle nove Maserati 450S (1954) realizzate solo UNA fu disegnata da Frank Costin e poi modificata dalla Carrozzeria Zagato.
Furono Vittorio Bellantani e Guido Taddeucci (un grande motorista) a disegnarne e studiarne le prime versioni, con l’ingegner Vittorio Colotti a progettarne il telaio tubolare.
Il motore era un V8 da 4,487 litri, dotato di quattro carburatori Weber 45 IDM a doppio barilotto (questa l’ho scoperta oggi), con una potenza massima di 400 cavalli a 7200 giri.
Maserati 450S Costin Zagato, le cronache di allora ci raccontano che fu proprio Sir Stirling Moss……
A convincere la Maserati perché coinvolgesse Frank Costin, voleva che quella vettura diventasse più leggera e snella per poi partecipare alla 24 ore di Le Mans del 1957 e provarle tutte per vincerla.
Ma non ci riuscì visto che dovette ritirarsi per problemi meccanici, l’auto venne poi riconvertita ad auto da strada come richiesto dal nuovo proprietario.
L’iniziale elaborazione della Zagato non risultò priva di errori.
Moss penò non poco per via della mancanza dei tergicristalli, e per una presa d’aria “sbagliata” che faceva confluire molto del calore prodotto dal poderoso motore nell’abitacolo, rendendolo un forno.
Peccato che sia il pilota inglese che il suo co-pilota Harry Schell nonostante le difficoltà avessero mantenuto le prime posizioni nella gara, per poi doversi ritirare.
L’unico esemplare di Maserati 450S Costin Zagato; come già scritto; venne poi affidato a Medardo Fantuzzi.
Doveva farla diventare più idonea all’esclusivo uso stradale/turistico, con nuovi interni e sedili imbottiti, nuovi finestrini posteriori, il parabrezza in cristallo mono-pezzo, e allungandola di quasi dieci pollici.
Dotandola anche di tergicristalli, gli stessi che pare avesse modificati almeno un paio di volte, considerando i primi montati troppo frettolosamente e non in linea con lo stile della sua “nuova versione”.
Le cronache più recenti mi dicono che qualche anno fa……
Venne proposta una riedizione in chiave moderna di questa auto, subito soprannominata “il nuovo mostro”, come in evidenza in questo LINK.
Maserati 450S Costin Zagato, concluderei così…….
Negli ultimi tempi e dopo aver ritrovati alcuni libri e alcuni non recentissimi, la mia passione per il marchio del Tridente è cresciuta in maniera esponenziale, alle volte la lettura…….
Questa fu un’auto auto pensata in un momento particolare per la Maserati……………..
lo stesso in cui le principali marche concorrenti stavano investendo molto sulle competizioni.
Spesso con cilindrate diverse……….
con competizioni i cui regolamenti cambiavano repentinamente……………
obbligando i costruttori a rivedere progetti già in corso e con ovvi e cospicui dispendi di energie e denari.