Labatt’s Beer Aero.
Un mezzo promozionale.
Fantastico nelle linee, ideato per una serie di specifici motivi che poco più avanti andremo a leggere insieme.
La Labatt’s un’azienda produttrice (principalmente) di birre, decise intorno agli anni 30 abbandonando in buona parte il trasporto su rotaia, più veloce e pratico quello su strada e con consegne molto più veloci, senza troppi scali e scarichi da una stazione ad un truck o furgoncino.

Una foto d’epoca della prima versione.

Pare che questo sia l’unico esemplare sopravvissuto, ovviamente il mio libro è piuttosto datato, fonte trovata su internet.
Ma per me appassionato del genere.
Pubblicizzando i loro prodotti senza rischiare di incorrere in multe, in quel periodo qualsiasi forma di pubblicità cartacea sugli alcolici era vietata.
Dovevano e volevano promuovere il loro prodotto.
In un mercato che dopo la fine del proibizionismo aveva visto affacciarcisi una moltitudine di concorrenti, più sarebbero stati veloci a consegnare e prima si sarebbero posizionati fra i leader.
Incaricarono il Conte Alexis de Sakhnovsky.
Editore della rivista Esquire e car designer disegnò alcune Austin Cord e Panhard per capirci, lo fece insieme ai carrozzieri Van Den Plas nel 1935 con il primo modello, iniziarono dalla cabina prendendone come base quella di alcuni camion fra i più diffusi.
Riuscendo a rivoluzionarla completamente, con linee totalmente diverse dall’originale e molto aerodinamiche.

La foto è sfuocata, ma spero si veda che l’autista indossa la divisa espressamente prevista.
Labatt’s Beer Aero, il totale dei mezzi costruiti fu di 18 esemplari fra quelli più simili all’originale.
Per complessivi 26 con successivi aggiornamenti estetici (4 varianti), inizialmente „solo“ 10 quelli che vennero affidati ad autisti molto esperti, viste le dimensioni e gli ingombri non abituali e soprattutto per la lunghezza del rimorchio, per via delle forme fu necessario allungarlo per renderlo più capiente, avrebbero anche dovuto indossare una uniforme appositamente studiata per l’evento.
Labatt’s Beer Aero, sul numero esatto dei mezzi sopravvissuti e completi il mio libro sembra vago.
Uno o forse due con tutti gli altri demoliti dopo un lungo utilizzo, il primo sembra sia andato distrutto dopo un incidente, sulla rete mi è parso di capire che negli anni molti furono o aggiornati o presero in prestito parti da altri.
Alla fine era un mezzo da lavoro, sicuramente molto particolare, ma il suo scopo era appunto il consegnare birre e per quello fu utilizzato.

Interni indubbiamente molto curati, il soffitto tutto rifinito in legno.

Il marchio doveva essere ben visibile, ovunque.

Consegne veloci su un mezzo confortevole, mancava però lo spazio dove l’autista poteva riposarsi.
Labatt’s Beer Aero, sulla storia di questo truck vi sono anche un paio di aneddoti interessanti.
I conducenti oltre a dover essere capaci a gestirne le dimensioni e indossare una divisa, dovevano aiutare sempre ogni automobilista in difficoltà che trovavano sui loro percorsi, per poi consegnar loro una cartolina dove avrebbero espresso una serie di pareri sull’aiuto ricevuto e poi spedita.
Era previsto un bonus/premio.
Per chi ne riceveva di più e a seconda del grado di soddisfazione della persona soccorsa, con l’azienda che premeva non poco sulla cosa, con gli autisti stimolati non solo dal denaro in più.
Non ultimo la Canada Post Corporation emise un francobollo celebrativo da 90 centesimi.
In conclusione sul Labatt’s Beer Aero.
Esteticamente fantastico e non ho alcun dubbio, concepito in un momento storico particolare e riuscendo a raggiungere tutti gli scopi prefissati, consegne rapide e promozionale su tutti, con aneddoti di sicuro interesse.