Le gallerie.
1 INTRODUZIONE.
2 ELENCO DELLE PIU’ IMPORTANTI.
3 LE GALLERIE IN ITALIA VS EUROPA.
4 CONSIGLI TURISTICI, IN AUTO IN BICI A PIEDI.
1 Quando ero piccolo e precisamente negli anni 70.
Ricordo che crescendo il numero di auto iniziò ad essere sempre più necessario aumentare e o migliorare le strade, si passò da quelle che oggi definiremmo strade locali con pochi tratti a carreggiate più larghe a nuove con tangenziali e ampliamenti di percorsi autostradali.

Un francobollo della “serie ferroviaria”, con un link interessante.
2 Che il nostro sia un paese con importanti zone montuose è evidente.
Molte di queste dividevano l’Italia molto più che non oggi, così vorrei ricordare alcune di quelle gallerie, dei trafori, che permisero a molte zone e loro residenti di essere collegati di più e meglio, con tempi e velocità ben diversi, in quegli anni il nostro paese fu fra i primi a realizzarne e specie fra quelle stradali, essere secondo solo ad alcuni paesi come il Giappone che ne realizzava da più tempo (per le ferroviarie), qui di seguito un elenco con le più importanti.
Nel 1871 venne inaugurata quella ferroviaria del Frejus.
Collegò l’Italia con la Francia, lunga 13.636 metri, precedette quella per mezzi su gomma che come vedremo arrivò qualche decennio dopo.
Ancora una galleria ferroviaria.
Fu inaugurata da Vittorio Emanuele III e dal presidente Elvetico Ludwig Forrer nel 1906 il traforo del Sempione fra l’Italia e la Svizzera, lunga 19.803 inizialmente con un solo binario quando il secondo arrivò nel 1921 (19823 metri), fu per 76 anni la galleria ferroviaria più lunga del mondo.
Le gallerie, con la prima stradale.
Fu resa percorribile nel 1882, il tunnel stradale del Col di Tenda fra l’Italia e la Francia con i suoi 3.186 metri di lunghezza, (Wikipedia) Dal versante italiano il Colle di Tenda si raggiunge dalla città di Borgo San Dalmazzo attraversando le città di Roccavione, Robilante, Vernante e infine Limone Piemonte. Dal versante francese è raggiungibile da Tenda e attraversando la cittadina di Vievola.
Per collegare l’Italia con la Svizzera.
E permettere l’arrivo di turisti e commercio dall’Europa il 19 marzo del 1964 veniva aperta il traforo del Gran San Bernardo, lunga 5.854 metri, collega la Val d’Aosta con il cantone svizzero del Vallese, fu il primo traforo stradale alpino dotato di una sola carreggiata per senso di marcia.
1934 la Grande Galleria ferroviaria dell‘Appennino.
Lunga 18.507, per realizzarla furono impiegati diversi anni e risorse, perirono molti operai ed ebbero tanti problemi dovuti alle infiltrazioni d’acqua che dovettero incanalare realizzando strutture idonee per farle defluire, finita dopo undici anni di lavori.

La Lancia presidenziale scoperta con i due Presidenti a bordo: Charles De Gaulle e Giuseppe Saragat 1965.
1965 l’anno dell’apertura del traforo del Monte Bianco.
Il 19 luglio si iniziò a percorrere quei 11.611 metri coperti, fra Curmayeur e Chamonix, i lavori iniziarono nel 1957 anni necessari specie per “forare” la spessa superficie granitica de “l’Aguille du Midi” che è la più spessorata ed ampia fra quelle trovate durante gli scavi di tutte le gallerie.
1977 arrivava la galleria ferroviaria di Santa Lucia.
Lunga 10.265 metri e destinata ai soli treni, a due binari e necessaria per rendere più percorribile un importante e difficile tratto, quello fra Salerno e Nocera Inferiore.

Il San Gottardo, il traforo che è stato a lungo il più lungo del mondo, superato solo nel 2000 dal tunnel di Laerdal (Norvegia), foto 2.
5 settembre 1980 il San Gottardo.
Lunga 16942 metri collega i villaggi di Göschenen nel canton Uri con Airolo nel canton Ticino, i lavori sono durati dal 1970 al 1980 per quella che è oggi una delle più trafficate gallerie d’Europa per il traffico su gomma, asse fondamentale sia dal punto di vista commerciale che turistico.
Sempre nel 1980 anche il Frejus.
Collega l’Italia con la Francia, lunga 12.895 metri tra Bardonecchia (Piemonte) e Modane (Savoia), venne aperta il 12 luglio 1980 con cinque ampie piazzole di sosta utilizzabili anche da mezzi pesanti, ogni anno sono almeno 2.000.000. le persone che percorrono le due direzioni.
1982 lunga 10.554 la galleria ferroviaria di San Donato.

Si ventilò l’ipotesi di chiuderlo, rischiando di dividere l’Italia.
La più lunga galleria d’Europa a due canne sino al 2000 quando aprirono la seconda al Frejus.
Il più lungo traforo realizzato totalmente su territorio italiano, con una lunghezza di 10.176 metri fu inaugurata da Bettino Craxi il primo dicembre del 1984 il Gran Sasso d’Italia che attraversa l’Appennino abruzzese sul percorso autostradale Roma Teramo A24.
I lavori iniziarono il 14 novembre 1968 e durarono 25 anni con alcune interruzioni dovute ad incidenti ed alla crisi nel 1975 per poi ripartire nel 1982, nello stesso anno in cui iniziarono i lavori per i laboratori sotterranei voluti da Antonio Zichichi che seguirono parallelamente quelli della galleria in direzione de L’Aquila, i laboratori del Gran Sasso vennero aperti nel 1993.
Ancora con una galleria ferroviaria.
Nel 1987 con quella del Santomarco, lunga 15.040 metri, tra Paola e Cosenza in Calabria.
Queste sono le gallerie più lunghe ed importanti.
Io vorrei però ricordare anche le molte viste sulle strade che sono solito percorrere, prima con i miei genitori e sorella sino ad oggi con la mia famiglia, Se volevamo andare da Desenzano a Brescia erano due le alternative, o le strade statali e locali o prendevi l’autostrada, il tutto sino ai primi anni 90 quando fu aperta una nuova tangenziale, la stessa che passa da Lonato il mio paese di residenza e percorrendo due gallerie prima di arrivarci.
Brevi in effetti e sino a pochissimo tempo fa 😉 😉 con la prima considerata un incubo per molti automobilisti, visto il limite a 50 km/h ed un autovelox che funzionava benissimo 😉 e tu arrivavi da un tratto con limiti di velocità ben più alti.
3 Le gallerie in Italia VS Europa.
Il nostro paese è ad oggi quello europeo con il maggior numero di gallerie stradali, con purtroppo diversi episodi negativi in seguito ad incidenti incendi e crolli susseguitesi negli anni ed anche recentemente.
Ti invito a considerare questo link dove specifica i cambiamenti e le modifiche resesi necessarie proprio in seguito, come conseguenza, al loro verificarsi.
4 Le gallerie, quelle “turistiche”.
Quando vado per lavoro nella zona del Lago d’Iseo mi capita di percorrerne un buon numero, sono quelle realizzate nell’ultimo ventennio e sopraelevate rispetto a quelle che furono scavate in precedenza costeggiando il lago che erano strade molto strette e non facili da percorrere specie per i mezzi pesanti.
Oggi sono percorribili a piedi o in bicicletta, vicinissimi al lago e con panorami che son certo possano trovare i favori di chiunque ci passi qualche ora.

Il tratto è percorribile anche dalle auto, siamo sulla sponda bergamasca del lago d’Iseo, panorami e strada superlativi, fidatevi.
Per chi volesse, gli suggerisco due percorsi.
Il primo quasi esclusivamente in auto, la „strada normale“ quella che oggi collega Brescia con la Valcamonica dove oltre a poter godere di scorci davvero belli potrete intravvedere come fosse la vecchia strada sul lato bresciano, con alcune vecchie e piccole gallerie ancora visibili.
Qui nel link il mio tragitto abituale sulla sponda bresciana con alcune foto.

Il trenino delle valli, con motrici a gasolio e pochi vagoni, ha sempre un bel fascino vederne uno in posti così belli.
Il secondo percorribile in auto a piedi o in bici, sulla sponda bergamasca dove credo ci sia una dei più bei percorsi che io posso fare per lavoro o diletto, spesso infatti tornando a casa passo di li pur allungando la strada di qualche chilometro, ma ne vale assolutamente la pena.
Il terzo e sempre sul lago.
Ma stavolta di Garda, con un percorso che oltre ad essere indimenticabile è fonte d’orgoglio visto che quella ciclabile sospesa è considerata la più spettacolare del mondo.
Nel link ci sono alcune foto del tratto sulla sponda bergamasca, scusate se insisto ma andiateci.
Poi cosa faccio non metto questo bel link 😉 ?
La strada delle 52 gallerie, uno di quei luoghi che aspetto di poter visitare da almeno un anno, quello che mi fu appunto segnalato a gennaio dello scorso anno da un carissimo amico ed ex collega.
Per chi vuole farsi una bella passeggiata godendosi degli splendidi panorami, qui un LINK.