Auto e street art.
Da qualche tempo sto seguendo il fenomeno Street Art, iniziando dai suoi autori più illustri e riconosciuti, come penso potrebbe fare un qualsiasi neofita ed inesperto.
Auto e street art, oggi Ti presenterò una carrellata di foto.
Cercando di inserirvi una descrizione e dei link che possano sia rendere l’idea che far apprezzare il lavoro di questi “artisti moderni”, inserendo alcune fra quelle che avevo già viste e con qualcuna di un artista e/o “tela” più recenti.
Auto e street art, un fenomeno che negli ultimi anni mi sta appassionando.
Come percepisco che per alcuni possa essere una cosa lontana dal potersi definire arte, il mio intento è “”semplicemente”” quello di tentare un approccio che porti chi sta leggendo e guardando a guardarne i significati ed i desiderata di coloro che presero in mano le loro bombolette spray di colore, “raccontandoci” qualcosa di loro e che in molti casi è anche “”nostro””, contemporaneo e molto attuale.
Un tipo di arte in cui le tele sono dei muri di palazzi e o zone più o meno “difficili”.
Quando in alcuni casi proprio le loro opere sono riuscite a rivalutare una strada magari, come è accaduto con BLU (colui che penso essere il migliore street artist italiano); con alcuni dei suoi “murales” che dopo aver raggiunto quotazioni elevate sono stati strappati da galleristi o tolti dallo stesso artista che pare non volesse veder mercificare le sue opere.
L’arte di strada un movimento “”esploso”” agli inizi degli anni ’00, anche se preferirei scrivere che fu il periodo in cui venne scoperto da molti nonostante fosse già visibile qualche decennio prima, alcune delle foto e loro descrizioni (fra le prime) credo possano rendere bene l’idea.
Ricordo infatti lunghe discussioni avute in età più adolescenziale con coetanei ed amici “più grandi”.
Quando molti di questi li definivano dei vandali ed erano anni in cui se ne vedevano sparsi in una qualche via e o un vicolo, spesso per tanti erano “solo” delle persone che imbrattavano dei muri (e o cose) violando la legge, gli stessi che spesso dovevano nascondersi per evitare di essere presi dalla Polizia e “ingabbiati”.
Ovviamente ho sempre cercato di distinguere…..
I troppi che oltre ad imbrattare cose altrui si limitassero a porre delle scritte sciocche o banali da quelli che ( non solo secondo me credo) esprimevano qualcosa, ma spesso finivo per dar loro ragione visti i toni e l’inasprirsi dei dialoghi, quando oggi (come leggeremo poco sotto) siano alcuni paesi e loro giunte a cercarne.
Nata come un’arte “non autorizzata” negli ultimissimi anni ha virato, diventando qualcosa di cercato e voluto, Ti invito a leggere di quei paesi che hanno invitato artisti per riqualificare vie e strade, che per fortuna non sono pochi e qui nel LINK ne troverai un paio.
Credo si sia passati dai graffitari agli artisti.
Riconoscendo a molti di questi ultimi di essere davvero capaci ed espressivi, in grado di colpire e coinvolgere persone di vari gradi culturali e sociali, molto del merito va sicuramente riconosciuto a Bansky, lo schivo e capacissimo ( lo so sta male ma rende perfettamente l’idea) artista inglese, lui con la sua Guerrilla Art vista dai primi anni ’90; con le sue opere stratosferiche e piene di significati; partendo dai suoi topi ed arrivando alle ultime.
Auto e street art, un tipo di “nuova arte” che ha avuto la “fortuna”…
Di esplodere in un’epoca in cui ognuno di noi con il proprio telefonino può fermare quelle immagini e proporle su una rete internet e o ad amici e conoscenti, senza credo davvero che il fenomeno avrebbe avuti esiti ben diversi, quando la tecnologia di massa si fa utile ed anche quando alcuni di quegli artisti la aborrono.
Auto e street art, per capirci, negli anni ’70 ( per citarne un paio fra i più noti, un Jean Michel Basquiat o un Christo).
Esattamente quando ritengo abbia iniziato a nascere, credo e spero si possa aver tutti coscienza di una diversa percezione e considerazione, ma per fortuna i tempi e le persone cambiano, come spero abbiano fatto alcuni (tutti forse è troppo) fra coloro con i quali ebbi quelle vibranti discussioni, specie chi si stupiva del come già amassi io l’arte più classica ed i come potessi secondo loro solo lontanamente apprezzarne una così nuova e sempre secondo loro “lesiva ed inutile”.
Ma ora mi fermo, preferisco lasciarTi guardare, spero godere nel vedere le foto che ho scelto per Te.
Auto e arte, ieri oggi e domani.