Fumetti.
In questi giorni mi è venuto il piglio di dare una sistemata.
Dovevo farlo visto che con tutto quel tirar fuori oramai il disordine era diventato troppo, fra un libro sul futurismo e due riviste di „In moto“ ho trovato un vecchio Topolino, non ricordandomi nemmeno dove lo avessi preso e quando, ho iniziato a sfogliarlo e mi sono ricordato di quanti ne avessi da bambino negli anni 70.

Alcuni ad oggi sono diventati rari, con quotazioni di un certo tipo, qui un LINK.
Fumetti, con molti ricevuti „in eredità“ da un cugino.
Li aveva a sua volta ricevuti dal suo fratello più grande, erano tanti davvero ed io avevo recuperato una vecchia scansia da cucina che una vicina di casa stava buttando via, l’avevo ricoperta di carta adesiva per darmi un tono, poter dimostrare di essere capace di fare qualcosa che andasse oltre i soliti lavoretti scolastici, ma anche e soprattutto perché da bianca era diventata grigia.
Il mio personaggio preferito era Paperino, sfigatino 😉 😉 in effetti e piuttosto nevrastenico specie con quei suoi tre nipoti, Qui Quo e Qua e la sua eterna fidanzata Paperina insidiata dal fortunato cugino Gastone.
Dopo il dono ricevuto dal parente era diventata una abitudine andare la domenica dopo la messa in edicola.
Ricordo le molte pubblicità della BBurago e Polistil, capitava che ne portassi uno a scuola ma ovviamente senza farlo vedere alla maestra che altrimenti me lo avrebbe sequestrato seguendo sue precise e strane regole, con l’Alessandro e l’Augusto capitava che lo sfogliassimo insieme nell’intervallo, nascosti dietro la solita scala.
Oggi ho un caro amico di famiglia che insieme a suo figlio li colleziona, ricordo una delle volte in cui siamo andati insieme al mercatino „Libri sotto i portici“, come li cercassero e quali, erano dotati di un elenco con quelli per loro più rari e o mancanti, quello ritrovato è già in direzione di casa loro.
Fumetti, mi stupii su alcuni prezzi richiesti, con la bancarella vicina al „bar per anziani“ che ne aveva un buon numero e nessuno recente.
Parlandoci ci diceva che sono in molti a cercarli, che quando li aveva non duravano molto nonostante i prezzi che avevamo visti, io lo conoscevo già avendoci trovato altro e non potrei mai dire che sia uno fra quelli cari, eppure.
Durante la pausa caffè Claudio e suo figlio Emanuele mi spiegarono alcuni fra i motivi che li spingevano ad acquistarne un certo tipo, quando per me quello dei fumetti è un collezionismo che non mi ha mai attirato molto, quei pochi che possiedo sui vari Goldrake e Mazinga sono più dei libri illustrati e credo facciano parte di una categoria a se stante.
Li presi per puro caso, per accontentare mio figlio che dopo avergli raccontato io qualcosa su quei mitici robot si era appassionato per qualche tempo, finendo con l’abbondonare la cosa una volta cresciuto quanto basta.

L’auto di Zio Paperone.
Bene, concluderei e sperando di essere riuscito a ricordarmeli tutti.
Collezionismo.