1969 Pontiac Farago CF 428
Non sono un gran amante dei „macchinoni americaneggianti“, ma questa auto mi sono fermato a guardarla.
Carrozzeria Coggiola e Paul Farago, presero il telaio della Pontiac Gran Prix.
Seguendo il più possibile i desiderata di John DeLorean (mentre era a capo della Pontiac Motor Division di General Motors) ci montarono sopra la loro carrozzeria, frutto di una mediazione fra le richiesta del loro cliente e il loro voler creare un’auto che avesse stile, mantenendo la fanaleria, gli alzacristalli ed altre parti della Gran Prix, per ovvie ragioni economiche.
1969 Pontiac Farago CF 428, un nome con sigle e numeri.
CF per Coggiola e l’ingegner Farago (ex Ghia) consulente per la realizzazione, che fu anche il loro primo progetto insieme, 428 il numero dei cavalli sviluppati dal motore che montava, un Pontiac V8 da 7,5 litri ed una velocità massima di 235 km/h.

Foto DUE Fiat Farago, non si sa più nulla di questa bella barchetta, se ne sono perse le tracce quando la vendette in Florida.
Paul Farago figlio di genitori italiani immigrati (1930).
Ci era arrivato con la sua famiglia a Detroit, lavorando come meccanico nell’azienda di autobus del padre ed occasionalmente riparando qualche auto, cosa che lo spinse ad aprire una sua officina una volta tornato dal servizio di leva dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Cominciò ad appassionarsi alle auto sin da giovane iniziando anche a competere in alcune gare automobilistiche statunitensi, crescendo diventò un importante designer della Carrozzeria Ghia sino a diventarne il responsabile per gli USA, fungendo spesso da intermediario fra la carrozzeria italiana e le aziende produttrici.
L’officina ed i suoi importanti contatti stavano dando risultati, decise così di tornare in Italia per cercare un’auto che gli consentisse di poter partecipare alle competizioni per auto fino a 1500 cc, ma forse preso da un eccessivo entusiasmo, forse pensava la cosa più semplice, forse aveva meno denari di quanto pensasse, non trovò l’auto che voleva, non ad una cifra per lui accettabile.
Scelse però il motore, quello di una Fiat 1100, dopo aver saputo che molti carrozzieri lo montavano sulle loro vetture.
Dopo una elaborazione che lui riteneva „facile“, tornato a Detroit si mise a cercare una Fiat 1100 e trovandone una nel Michigan, una volta portata nel suo garage fu completamente smontata lavorandoci insieme ad alcuni amici per oltre dieci mesi, nelle foto UNO E DUE il risultato finale, una barchetta davvero ben fatta ed anche veloce con Paul alla guida e sul sedile del passeggero la sua fidanzata e modella.
FOTO A – Farago e Savonuzzi, nel 1954.
Quando Paul acquistò la Fiat Supersonica Ghia di Savonuzzi e la portò a Detroit, lasciandola nel parcheggio di Paul Lazaros che acquistò da Farago quando decise di tornare in Italia nel 1956, restando “nascosta” in quel garage per quasi sessant’anni per poi essere venduta in un’importante asta a 1.700.000 Dollari.
Paul Farago e Sergio Coggiola in questo loro primo progetto, una „macchina americana“ ma con uno „stile Italiano“, nonostante quell’ingombrante cofano anteriore che era voluminoso quanto lo era il potente motore che montava.
1969 Pontiac Farago CF 428, dimensionalmente.
Lunga 5300 mm – laga 1935 – alta 1260, il colore un rosso scuro particolare, gli interni neri, dopo essere stata di Jhon Delorean ed aver visitati molti paesi e concessionarie negli USA venne acquistata da Paolo il nipote dell’ingegner Farago.
Paul Farago e Coggiola.
Comment 1
11 Mar 2023 at 12:12
Complimenti,mi fate rivivere il mio
pass
Buongiorno, la ringrazio, 😉 sono da solo.