Michalak Ferrari GTS 328 Conciso 1993.

La carrozzeria in alluminio “firmata” dal designer teutonico, con una riduzione dei pesi intorno al 30 %, con un peso complessivo di poco superiore ai 900 chilogrammi.
Se agli inizi degli anni ‚90 ci se era in un certo modo quasi abituati ad un certo tipo di auto.
Io almeno ne ricordo diverse con linee più „tondeggianti“ rispetto a quelle del decennio precedente, questa Ferrari proposta da uno studio di designer tedesco credo ci calzi e non poco, però su alcune sue parti (i parafanghi neri e per me troppo alti) mi si lasci esprimere qualche dubbio.

Un contagiri e tachimetro sulla destra, al centro gli indicatori della temperatura dell’olio e livello carburante.
Quello di Bernd Michalak che presentò l’unico one-off al Salone di Francoforte del 1993.
Se ai cosiddetti puristi del marchio potrà non piacere, con alcuni addirittura storcere il naso e prodigarsi in (facili) critiche, io ho voluto provare ad approfondire per pochi e semplici motivi.
Michalak Ferrari GTS 328 Conciso 1993, legati quasi esclusivamente ad alcune sue caratteristiche estetiche.
Mi ha colpito prima di tutto la sua mancanza di portiere (cosa che ricordo di aver vista poche volte e quasi sempre su microcar o loro stessi prototipi), un’auto che definiremmo una “barchetta” vista la mancanza di un tetto, ma ne è totalmente priva e pare non abbiano nemmeno preso in considerazione l’idea di proporne uno asportabile fra gli optional.
Già queste due cose credo sinceramente la facciano ben distinguere da altre, senza soffermarmi poi troppo su un’estetica che francamente non mi esalta, non mi piace così tanto.
Michalak Ferrari GTS 328 Conciso 1993.
Due soli posti.
Un parabrezza bassissimo, un muso (anche troppo) inclinato.
Dotata di un motore Ferrari V8 3200 cc con 270 cavalli montato centralmente, cambio manuale a cinque rapporti, con prestazioni incrementate dall’evidente risparmio sul peso della vettura.

Montava lo stesso identico motore della Ferrari da cui derivava, ma vista la maggior leggerezza dell’auto con prestazioni migliorate.
Perfettamente funzionante e testata sul circuito di Hockenheim.
Il telaio in acciaio tubolare, una versione rivista di quello che montava già la Ferrari 328 GTS.

Il parabrezza così basso sembra rendere “obbligatorio” l’utilizzo dei due caschi in dotazione sull’auto.
Concludendo sulla Michalak Ferrari GTS 328 Conciso 1993.
Bella o brutta che ognuno di noi la possa trovare, questa fu una concept car con soluzioni sia particolari che capaci di farla differenziare da tante altre pari periodo, si ok salirci è indubbiamente scomodo, specie se il nuovo proprietario ha la sciatica o problemi ad un ginocchio 😉 😉 vista la mancanza di portiere.
Ma se…
A Maranello decisero di riconoscerla come ufficiale.
Se il designer teutonico riuscì a risparmiare trecento chilogrammi.
Nel 1994 conseguì il secondo premio agli Eurosign Design Awards.

Per entrare nell’abitacolo si deve “scavalcare” la carrozzeria laterale, 😉 se poi uno è poco alto, non tanto agile 😉 eccecce potrebbe anche passargli la voglia 😉 😉 .
Venduta per la prima volta praticamente subito dopo la presentazione al Salone di Francoforte.
Ad un collezionista Nordamericano che l’ha poi ceduta nel 1998 ad un collezionista Belga che ci ha percorso circa 9.000 chilometri, per poi esporla nel suo salotto sino al 2018.
Presentata in DUE aste.
La prima a Chantilly di Bonham dove l’auto rimase invenduta.
Con la seconda proposta da Shoteby’s ed alienata a 109.250 Euro nel 2018 ad un collezionista italiano, venduta completa dei disegni e i due caschi in dotazione, visibili nella foto qui sotto.
Considerando il tutto, forse forse alla fine tanto brutta e o poco „indovinata“ non lo è.

Uno dei due caschi in dotazione ed alloggiati in un apposito vano/spazio ricavato sui fianchi vicino ai due soli sedili.