La Fiat X1/9 del Signor Ottavio.
Tutto il materiale qui presente arriva dal Signor Ottavio che mi ha anche fornite le fotografie, Lo ringrazio.
Con Lui Interagisco da qualche tempo su un social scambiandoci un paio di opinioni su un dato prototipo o modello disegnato dalla mitica Carrozzeria Bertone, con quella che è una comune passione.
E’ il Presidente del Club Selezione by Bertone, qui un LINK della sua pagina Facebook.
Scambiandoci due parole anche telefonicamente, ripromettendoci che prima o poi avrei scritto qualcosa sulla sua auto (cosa accaduta dopo qualche mese), finalmente con uno scambio di messaggi e un paio di telefonate abbiamo deciso di proporti quanto troverai poco sotto.
La Fiat X1/9 del Signor Ottavio, ciao Filippo eccoti accontentato.
Questo era il mio sogno in un cassetto, cosa che peraltro mi ha anche permesso di appagare il mio ego e specie perché so essere riuscita la cosa a pochi.
Nel 2003 avevo presa una Fiat X1/9 Speed immatricolata nel 1980, auto che il precedente proprietario aveva già fatta modificare dalla Schulz in Germania.
Intuendo già dalle sole foto che non doveva averci speso molti soldi.
Tanto che prima di acquistarla qualche dubbio non mancò, mi convinsi pensando che potesse essere una buona base di partenza per il mio progetto.
Per realizzarlo mi ero già premunito di contattare la Tutto Stampi di Fossano (CN).
Dopo averne visti i lavori già fatti e chiesto un preventivo compreso di tutti i prezzi/pezzi che avevo pensato di voler montare sulla mia auto per poterla finire.
Interloquii con il figlio del titolare che oltre a porsi con molta cortesia non lesinò nell’illustrarmi i vari dettagli compresa la possibilità di poter pagare il tutto ratealmente, chiedendomi una copia del libretto che avrebbe portato in motorizzazione a Roma per alcune verifiche e poi poter completare l’iter.
Mi precisò che tutto dovesse essere omologato e mi tranquillizzò parecchio, dandomi peraltro ancor più conferme sulla loro operatività e correttezza.
Nel frattempo contattai l’Agenzia di Pratiche Auto del mio paese, che a sua volta si preoccupò di completare l’ultimo atto e la successiva riconsegna del libretto di circolazione.
Intanto la mia auto, il brutto anatroccolo come mi abituai inizialmente a chiamarlo.
Stava li fermo nella mia autorimessa quando iniziai una spasmodica ricerca per cambiargli i „connotati“, volevo che la mia versione fosse fatta in un certo modo ed assolutamente non le mancasse la robustezza rispettando i canoni che le varie fonti delle mie ricerche mi avevano „insegnato“.
La Tutto Stampi si fece carico del progetto e realizzò le parti visibili nelle fotografie.
Tutte in vetroresina con uno spessore adeguato per un uso stradale ripetuto, con uno spessore da 6 mm rispetto ai canonici 3-4 delle auto da corsa fotografate nelle vecchie riviste e libri che avevo acquistati.
Decidendo però di mantenere le sole portiere ed il cofano motore in metallo.
Una volta iniziato a riceverne portai l’auto in una carrozzeria di fiducia nel 2005, ma solo averla prima tutta smontata e sistemando alcune parti ammalorate, lì venne mantenuto il roll-bar ma rinforzandone alcune parti per assicurare la giusta rigidità torsionale.
La Fiat X1/9 del Signor Ottavio, il musetto la parte che ha richiesto più lavoro e tempo.
Era arrivato con forme molto meno precise e corrispondenti rispetto a tutte le altre parti, specie l’alloggiamento dei fari che ho rivisto completamente insieme al carrozziere, passando insieme a lui diverse ore e rendendomi ancor più piacevole la sua personalizzazione.
Visto che c’ero misi mano su tutto l’impianto elettrico con un lavoro radicale, eliminando completamente il vecchio e montando nuovi cavi e cablaggi e dotandola inoltre di un avviamento a pulsante che prima non era presente.
Per gli interni inizialmente ebbi non poche difficoltà.
Di foto fatte bene o a colori sul modello realizzato dalla Dallara non ne ho trovate, facendomi aiutare da alcuni amici siamo comunque riusciti a realizzare degli interni molto somiglianti alla vettura che mi ha „ispirato“.
La Fiat X1/9 del Signor Ottavio, solo successivamente ho montato.
- Delle cinture a quattro punti della Sabelt con sgancio rapido.
- I sedili sono della Deser di Torino, con un disegno che ricorda i Fusina del periodo ma dotati di poggiatesta.
- Pannelli delle portiere in sky marino.
- Volante della MOMO praticamente identico a quello dell’epoca.
La colorazione della carrozzeria è stata fatta con tinte Glasurit rispettando le stesse dell’originale.
- Con effetto satinato su base opaca (tonalità 81351.50).
- Le parti in arancio con un RAL 2003 su base lucida.
- Per poi applicare un trasparente semilucido.
Come potrai notare dalle foto la macchina è „assettata“, lavoro fatto dalla Delta Car di Catania, montando sospensioni sportive e regolabili in altezza.
La Fiat X1/9 del Signor Ottavio, ed eccoci con le modifiche più recenti.
- Ho migliorato l’efficacia del freno a mano montandone uno idraulico.
- Registrato il cambio rendendolo più „corsaiolo compresa una nuova leva per azionarlo.
- Sostituito i freni montandone quelli a dischi autoventilanti che la Punto GT ha di serie.
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I cerchi sono della Bonacini.
Da 15 con canale da 7 pollici e offset positivo davanti, dietro da 8“ con offset negativo, abbinati a distanziali da 12 mm, gli pneumatici sono da 195X50X15 su tutte e quattro le ruote, quando da libretto ho la possibilità di montarne anche misure diverse.
Mi è piaciuto molto scriverti queste cose, mi hanno fatto ricordare quel periodo e in alcuni tratti essere felice ed entusiasta nel farlo, ciao da Ottavio.