Fantic Chopper 125.

Le mode.

Negli anni ’70 se ne vedevano seppur di cilindrate più alte, con i loro proprietari rispettare spesso una sorta di “canone estetico”; capelli lunghi e tatuaggi; con molte nonne scansare i nipoti nel vederli passare ed etichettarne molto spesso i proprietari.

Un mio coetaneo ne aveva uno e lo aveva modificato con adesivi e accessori cromati invogliato da uno zio appassionato da tutto quanto arrivasse dagli USA, lo ricordo bene, è difficile dimenticare le lamentele di sua madre sui tanti soldi spesi guadagnati dai tanti “lavoretti” che faceva d’estate durante le vacanze o in un qualche week end successivo per quella motocicletta, devo provare a rintracciarlo per sapere che fine ha fatto, per magari sapere se ha continuato con quella sua piccola attività in cui recuperava vecchie moto per ricavarne pezzi di ricambio che teneva nei due garage della casa di famiglia, un tipo estroso che si industrializzava. 

La parte anteriore con la lunga e inclinata forcella, molte le parti cromate.

Sella con schienale molto alto, lunga e molto inclinata la forcella, serbatoio ad uovo, cromature abbondanti, specchietti specifici, sui fianchi dei generosi contenitori in plastica dove erano alloggiati la batteria gli attrezzi e la presa d’aria, molto inclinati i manubri.

Una delle due borse laterali in plastica e dotate di serrature, qui quella contenente la batteria.

La sella a 65 centimetri dal suolo e il manubrio alto per una guida che definiremmo “sdraiata”, il Fantic Chopper 125veniva proposto a 360.000 Lire più Iva nel 1973.

Il Minarelli 125 con alettatura della testa unita da elementi di fusione anche dove c’è la candela.

Motore.

Minarelli monocilindrico a due tempi, distribuzione a tre luci e pistone piatto, 55 X 52 l’alesaggio e corsa, 123,48 la cilindrata effettiva, 1 : 9,3 il rapporto di compressione, 13 cavalli a 6.800 giri/minuto la sua potenza massima, Dell’Orto VHB-25 BS con getto supplementare per le partenze a freddo-getto massimo 92/100 e filtro aria F30 il carburatore, a dischi multipli in bagno d’olio montata a destra la frizione.

Il piccolo cruscotto con la decorazione cromata che riprende quella della sella.

Accensione.

A volano magnete Ducati 33W -6V calettato a sinistra dell’albero motore, bobina AT esterna, candela Marelli CW240 a filetto lungo, batteria da 6V 9 ah.

Manubrio curvo con quasi tutte le parti cromate.

Cambio Fantic Chopper 125.

In blocco a cinque rapporti con pedale sulla sinistra, rapporti interni: 3,40 per la prima-2,142 la seconda-1,5 la terza-1,250 la quarta-1,045 quinta.

A doppia culla chiusa il telaio con una robusta struttura centrale.

Freni.

A tamburo centrale, davanti 123 X 25 mm, posteriore 140 X 25 mm.

Pneumatici e ruote.

Cechi in lega leggera da 1 X 16 con montati pneumatici 2,75-16 davanti e 3,00 X 16 con montati pneumatici 5,00-16 sul posteriore.

Impianto elettrico.

Faro anteriore da 130 mm con lampada 6V-25W e lampada 6V -3W, fanalino posteriore con lampada biluce 6V-3/15W, clacson in corrente continua.

Particolare sul decoro visibile sulla parte posteriore della sella.

Dimensioni e peso del Fantic Chopper 125.

Lunga 2,10 m-interasse 1,45-larghezza del manubrio 0,77-altezza massima 1,4 ,delle manopole 1,190, della sella 0,65 e delle pedane 0,22, 108 i suoi chilogrammi in ordine di marcia.

I 125 negli anni ’70.