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Collezionare, appassionarsi, “accumulare”

Collezionare

Nella mia vita ho collezionato alcune cose, dalle sorpresine Kinder ai francobolli, pochi altri “oggetti” sono stati messi sulle mie mensole.

Che fossero a casa “dai miei” quando ero bambino, ad oggi nella “mia stanza”, passione condivisa con mio figlio, accanito “cacciatore” di modellini d’antan.

Solo un “tema” ha sempre avuto un ruolo da protagonista nelle mie scelte ludico/collezionistiche.

Il mondo dei motori, auto, moto, due, tre, quattro ruote, che fossero.

Sono nato negli anni 70, il 1971, non sono stato “influenzato” da tecnologie, da oggetti mordi e fuggi, usa e getta.

Si leggeva il “Topolino”, il “corriere dei piccoli”, o altri fumetti, sui quali era facilissimo trovarvi delle pubblicita’ di case come la Bburago, la Polistil, la Matchbox, ed altre case produttrici di modellini.

le catene e le console erano ancora lontane

I negozi di giocattoli erano ambienti, per lo più, non grandissimi, spesso cartolerie/giocattolai, i prodotti erano “palpabili”, visibili, “giocabili”.

La Condor la toccavi, ci giocavi, con un videogioco manovri tutto attraverso un joystick.

Il giocattolo era piu’ “personale”, personalizzabile nelle dinamiche, piu’ fantasioso.

Un videogioco ha percorsi, tracce, consueti, spesso ripercorsi tante volte.

Una pista della Polistil, con le macchinine che uscivano spesso, con percorsi modulabili con un minimo di pazienza e di tempo, ci  giocavamo per delle ore.

In quegli anni c’erano anche i bambolotti, su tutti emergeva la Barbie, nata anni prima negli USA, con un travagliato esordio, con la “Sua creatrice” tenacemente convinta, nonostante inizi non proprio facili.

Arrivò anche il bambolotto per i maschi, il Big Jim, il fidanzato eterno della Barbie.

C’erano le Jeep, le supercar, ed altro, per il bambolotto americano, io avevo la Jeep, seppur non ci giocassi molto, fu un regalo di Santa Lucia di una cara zia.

Erano anni diversi, gli stessi anni in cui il film Star Wars ci propose nuovi personaggi, storie, seppur avessero costi più elevati rispetto ad altri giocattoli, in molti bambini li vollero, li ebbero.

Con il Millenium Falco, vera icona della serie. 

Io non ne fui colpito, pur avendo apprezzato il film, continuando con le mie automobiline.

A proposito di videogiochi, avevo quello con le stanghette, che aveva fra i giochi il tennis, limitandosi ad andare su e giu’.

Con le stanghette bianche, su uno schermo con sfondo verde bile, non mi fece mai impazzire…………

Molto meglio far sfrecciare una Porsche Polistil inseguita da una 131 dei Carabinieri.

 Giocando negli anni ’70