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M come Motorsport – La BMW M1

M come Motorsport

Fu il primo progetto pensato e realizzato dalla nuova “costola” della BMW, nel 1972, quando la nota casa tedesca decise di dare alla Motorsport una propria struttura.

Aumentandone sin da subito la percezione come produttore di auto sportive negli appassionati.

La produzione terminò nel 1981, con la produzione di 445 esemplari (399 stradali e 46 ProCar).

Nasceva la M1, esteticamente superba, con un progetto siglato E26, disegnata dalla Italdesign, derivata dal prototipo BMW Turbo del 1972 (Paul Bracq), lunga 4,36 – alta 1,10, presentata al Salone di Parigi nel 1978, a 100.000 DM.

BMW Turbo del 1972 (Paul Bracq)

Un sei cilindri in linea da 3,5 lt., derivato dal 3,0 della CSI, con una nuova testata plurivalvole con alimentazione singola (ogni cilindro con una farfalla), collettore d’aspirazione sdoppiato sempre su ogni cilindro, iniezione/accensione digitale, 277 CV, posizione centrale del motore, cambio ZF a cinque rapporti, 265 km/h, 0/100 in 5 secondi.

Le prestazioni erano “garantite” da sospensioni a quadrilatero, sterzo a cremagliera, carrozzeria in vetroresina, telaio con scocca autoportante, un mix che, insieme al motore, fu una ottima base per le auto che avrebbero partecipato alle competizioni di categoria.

Le qualita’ della vettura, specie nella realizzazione di alcune parti e specifiche, comportarono tempi per le consegne sin troppo lunghi.

Tant’è che una certa parte delle vetture vendute furono proposte; per l’assemblaggio; alla Lamborghini, cosa che non ebbe seguito per una sucessiva serie di circostanza negative.

La Motorsport rimase fedele all’ Italia, affidandosi alla Marchesi per i telai, la T.I.R. Per le componenti della carrozzeria in vestroresina.

Sino a quando la Italdesign non si doto’ di una struttura espressamente creata per l’occasione.

La Baur si occupava delle finiture finali, installando le parti meccaniche, essendone le auto spedite in Germania prive.

Il ritardo per l’omologazione agonistica porto’ la Motorsport a rivolgersi alla FIA per provare a lanciare una nuova categoria, la PROCAR.

L’esperienza nella nuova e specifica categoria, insieme all’ evoluzione ottenuta nel frattempo, consentirono alla M1 di arrivare al Gr. 4 nel 1981, completamente testata e finita, con ottimi risultati sin dall’inizio.

Nacque la M, un simbolo riconosciuto e che permette di identificare le BMW piu’ sportive.

M come sportivita’