Ciao Piaggio
Un ciclomotore senza marce, si accendeva pedalando………..
Seguirà una galleria fotografica, e’ un motorino conosciuto da tutti, ho preferito far parlare le foto……
Sardomobile è il termine metaforico con in quale, negli anni settanta, veniva definita l’automobile dagli appassionati dei veicoli a due ruote. In quegli anni, molti erano ancora i sostenitori della supremazia del mezzo a due ruote per la mobilità autonoma urbana ed extraurbana che, con il termine “sardomobili”, intendevano sottolineare il grande senso di libertà della moto, in rapporto al viaggiare in auto tra anguste pareti di lamiera, quasi come sardine in scatola. Tale definizione venne presa da una fortunata e martellante campagna pubblicitaria della Piaggio che, tra i diversi slogan, recitava: “Le sardomobili hanno cieli di latta. Liberi chi Ciao”[4]. Il termine ebbe grande diffusione, soprattutto tra i giovani motociclisti, e rimase in uso fino agli anni ottanta, quando le maggiori dimensioni interne delle automobili utilitarie prodotte in quel decennio resero meno significativa la condizione di “inscatolamento” degli occupanti. (Wikipedia)
Partiva “pedalando” , niente elettronica, semplicemente e praticamente.
Esiste nella percezione di tutti noi un motorino, un ciclomotore piu’ versatile, noto, pratico, solido, durevole, economico, vendibile, personalizzabile……..
di un Ciao della Piaggio???????
Se il Ciao Piaggio fu prodotto dal 1967 al 2006 ci sara’ un perchè
……. con una meccanica molto semplice
…….una carrozzeria essenziale
…………..con ricambi ancora oggi facilmente reperibili.
Dobbiamo ringraziare Bruno Gaddi che lo progetto’.
Il Ciao………
Molti venivano “elaborati” con marmitte, cerchi in lega, modifiche/sostituzione del carburatore.