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Negozi anni 70 – si vendeva vintage

Un negozio di alimentari a Torino, nel 1951. (©Silvio Durante/Lapresse)

Negozi anni 70

Premetto subito che sono da sempre un “sostenitore” del commercio classico.

Ho un ricordo molto nitido dei negozi degli anni 70 e 80, nella maggior parte si trattava di attivita’ con merce e prodotti “specifici”, il panettiere vendeva il pane, la merceria i tessuti e similari, c’erano attivita’, molte piu’ che oggi.

In una via, una piazza, potevi trovare la ferramenta, il panificio, la farmacia, la teleria, il giornalaio, un (un) negozio di abiti, una profumeria, il giocattolaio, la pescheria, il fruttivendolo, ecc.

Oggi, ripercorrendo quella via ne ho visti molti chiusi, alcuni ingranditisi e divenuto una sorta di market (mini market), tanti che vendono vestiti, in un’unica attivita’ posso trovare dal pesce al giornale.

Nulla di drammatico, per carita’, per molti potra’ essere piu’ comodo, piu’ veloce…….

Piu’ veloce, senza troppi ma e perché, dove andare a prendere ciò che serve, spesso lo stretto indispensabile, senza fermarsi, senza “scambiare due parole……..

Si vive facendo tutto (molto spesso) di fretta, quando una volta ci si fermava anche a far due parole in alcune attività, ci si soffermava a guardare quel tessuto, quel trapano…..

Ai giorni nostri si va al super, al centro commerciale, spesso per fare due passi (allucinante), senza nessuna idea di cosa possa servire, senza un vero perché, in fondo d’estate si sta al fresco e d’inverno non si soffre il freddo.

Negozi anni 70, con le loro belle vetrine, con il oro stagionale, il prodotto in offerta……

Personalmente non frequento troppo i centri commerciali, se devo comperare qualcosa cerco sempre di andare in un negozio “classico”.

Cerco anche io un prezzo “corretto”, ma voglio, desidero, sempre, scambiare due parole, avere anche poche info, ma averle, e in quello che oggi si definisce post-vendita, sapere di poter contare su una faccia se avrò problemi.

L’unica cosa che ho sempre (o quasi) comperato in un market, sono le televisioni, forse due negli ultimi 6/7 anni, cosi come pagavo il canone con un certo anticipo, non ho ancora capito il perche’ della cosa……….

Personalmente…….

A chi deifinisce cari quelli che io definisco il “commercio classico”, vorrei ricordare due o tre cosette………

Chiudendo, se questo mio ricordo sara’, ad alcuni, sembrato “nostalgico”, anacronistico, gli ricorderei che sino ad oggi

………..a genitori e parenti compresi

……………… molte di quelle attivita’ hanno mantenuto in una certa parte questo paese, pagando tasse, stipendi, contributi.

Nei Negozi anni 70 c’era più ……..”vita”

Se potete, qualche volta, se non riuscirete sempre, andate in un “negozio classico”…………………….