Schlorwagen – un prototipo da far ricordare

Schlorwagen

Quando “scelgo” una concept da proporVi vorrei comunicare alcuni aspetti che ritengo salienti,  peculiari.

Sono fermamente convinto che un prototipo vada sempre contestualizzato in quel periodo, il suo.

Va pensato come, quanto, e cosa, potesse colpire, chi lo vedeva per la prima volta, anche solo su una rivista.

Quali fossero i materiali disponibili, gli strumenti, le tecnologie, credo sia piuttosto evidente la differenza con oggi.

La Schlorwagen era vettura sperimentale, sono convinto sia un autentico capolavoro.

Specie se si considera il fatto che venne presentato nel 1939 al Salone di Berlino, con una linea ad “uovo”, un cd aerodinamico stupefacente per il periodo.

Uno 0,113, sviluppato dall’ Ing. Karl Schlor, in una galleria del vento (altro fattore rilevante per l’epoca), con un guscio interamente in alluminio, sviluppata su un telaio Mercedes Benz 170H con motore posteriore.

Ancora oggi

e’ una delle vetture con il miglior coefficiente mai costruite, credo sia stata la base per nuovi studi e sviluppi sull’aereodinamica, tanto dall’essere stata “sequestrata” dai russi come bottino di guerra.

In Russia al prototipo venne sostituito il motore, con uno proveniente da un aereo ad elica.

Dati confermati

Questa auto dai risultati strabilianti e’ stata ri-testata qualche decennio dopo il suo esordio.

In gallerie del vento piu’ moderne i risultati oltre ad essere stati confermati, gli hanno dato nuove visibilita’ e considerazione, dopo quel certo oblio dovuto ai molti anni passati.

I nuovi test hanno dimostrato che la vettura ha un coefficiente di 0,186, di poco, molto poco, superiori a quelli precedenti.

Insomma, un capolavoro, un prototipo da ricordarsi e far conoscere….