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Hula Hoop – si giocava ruotando, anni 70

Hula Hoop

un giorno arrivo a casa da scuola

e vedo mia sorella e qualcuna delle sue amiche e vicine di casa giocare con un cerchio gigante, le vedo divincolarsi, provando a muoversi e mantenere il cerchio in posizioni “strane”.

Le guardo basito e stralunato, chiedendomi che senso avesse quel dimenarsi convulso.

MI metto a tavola ancor dubbioso, e la mamma mi chiede se avessi visto la Chiara e la novita’, io le risposi di si, esprimendole il mio dubitare di quel loro agitarsi.

 

Lei mi disse subito, ecco il solito orso, sembrava strano che non avessi da ridire, io non risposi e continuai a mangiare.

Nei giorni seguenti cominciai a vederne tanti di quegli “anelloni”, erano in plastica, colorati, fluorescenti, ma c’erano.

Spesso guardandoli si rischiava di finire con il far roteare il capo, ricordo all’epoca un proliferare di torcicollo, con gli ambulatori medici pieni di persone doloranti.

Un gioco semplicissimo, arrivato dagli USA (credo), che convinse molte signorine a cimentarsi in volteggi sempre piu’ elaborati.

Avevo un amico

Giovanni, un ragazzotto alto quasi 2 metri a 13 anni, che si appassiono’ a quella novita’, sostenendo che potesse servire per colpire qualche giovine fanciulla e farsi gli addominali, devo dire che ancora oggi ho dei dubbi.

Quell’anno andiamo al mare

insieme ad amici di famiglia e i loro figli, anche in spiaggia era un proliferare di festanti giravolte e bacini ondeggianti.

Io, di mio, mi soffermavo sui bacini delle care signorine, per un puro gusto estetico, apprezzandone le doti atletiche.

L’Hula Hoop duro’ qualche anno, forse quattro o cinque, per poi sparire, sino alla fine degli anni 80, quando ricomparve per altri (pochi) anni.

Oggi non lo vedo da una vita, se non qualcuno lasciato li in una scatola vista in un qualche mercatino.

Un gioco molto semplice, non certo costoso, molto diffuso.

si giocava ruotando