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Phantom Corsair – LE RARERRIME

Phantom Corsair

Disegnata da Rust Heinz e Maurice Schwartz, nel 1938, ai tempi conseiderata un capolavoro per il suo design futuristico e d’ingegneria.

Partendo da un’idea di Rust Heinz

giovane rampollo, secondo figlio di HJ Heinz, il fondatore del noto (in America) marchio di ketchup.

Laureatosi alla Yale univeristy, appassionato di barche e yaht, sfrutto’ la sua specializzazione in architettura navale, e comincio’ a progettare delle imbarcazioni molto innovative e futuristiche per quel periodo.

 

Decise di voler portare queste sue esperienza ed idee futuristiche nel mondo delle auto

progettando una supercar, facendolo nonostante la famiglia lo osteggiasse, trovando questa sua scelta non “consona”, non in linea con alcune loro aspettative.

La sua fortuna fu una zia, come lui un pelino “visionaria”, piuttosto eccentrica, ma comuunque molto molto ricca.

Per modificare e migliorare il motore della Cord decisedi avvalersi del “nostro” Andy Granatelli

che lo sovralimento’, dotandola anche di sospensioni indipendenti con ammortizzatori regolabili.

Con una scocca realizzata in acciaio e alluminio

derivato dalla Cord 810, l’apertura delle portiere avviene tramite un comando elettrico sul cruscotto, realizzata partendo da un budget di 24.000 Dollari, che se “stimabili” oggi sarebbero (circa) 300.000 Dollari.

Per migliorare la carrozzeria e renderla il piu’ aerodinamica possibile

si avvalse della collaborazone di un certo Maurice Schwartz, che parezzeremo qualche anno dopo per essere “il padre” del design GM.

Il risultato fu centrato, riuscendo anche ad ottenere un risultato insperato per una coupè con quella linea

il riuscire ad ospitare comodamente sei persone, due davanti e quattro sul sedile posteriore, garantendo ai passeggeri una buona sicurezza in caso di impatto, con l’anti-crash, una sorta di imbottitura in sughero e gomma per l’abitacolo.

Un’auto dalle dimensioni importanti, ma piuttosto “scomoda” da guidare

per via di un lunotto posteriore troppo piccolo, quello anteriore per via delle dimensioni e l’inclinazione non permettevano di vedere molto, se poi consideriamo che la vettura fosse priva di specchietti retrovisori, seppur quello interno non sarebbe servito a molto se montato.

Ma il giovane progettista ci credeva molto, tanto da investire una cifra cospicua per la sua promozione, arrivando ad acuistare una intera pagina della rivista Esquire e “prestarla” per un film holliwoodiano del 1939, The Young at Heart.

La presento’ alla Fiera Mondiale di New York sperando che qualcuno potesse interessarsi alla vettura ed ordinarne una, ma ne rimase piuttosto deluso.

Perì nel luglio dello stesso anno, per un grave incidente stradale, a 25 anni.

La famiglia ritiro’ l’auto per poi rivenderla nel 1945 ad un allora famoso comico

Herb Shriner che la fece subito modificare da Albrecht Goertz (disegno’ la BMW 507), che ne modifico’ l’anteriore, ampliando il parabrezza e modificando il tetto “convertendola” ad una specie di targa.

Ne migliorò il raffreddamento del motore, cosa che diede molti problemi alla vettura non consentendogli di fare troppi chilometri quando veniva utilizzata.

Nel 1970 il comico statunitense morì, l’auto venne esposta al Silver Springs Auto Museum in Florida

per poi essere venduta in un’asta di auto di lusso, finendo nelle mani di un collezionista, William Harrah che la volle riportare al suo stato originale.

Alla morte di Harrah la sua intera collezione di auto, compresa la Phantom Corsair

venne trasferita in un museo creato in sua memoria, il The National Automobile Museum, sul fiume Truckee a Reno, in Nevada.

Negli ultimi anni l’auto e’ uscita da quel museo solo in occasione di qualche evento speciale, calcando i prati delle piu’ importanti mostre di auto del mondo

Una sei posti, il sedile anteriore da tre, aveva la posizione di guda al centro del sedile/divano.

ricordiamoci che siamo alla fine degli anni trenta, raggiungeva i 185 km/h

risultato ottenuto anche grazie ad una eccellente aerodinamica.

Splendidi i suoi parafanghi carenati, con un profilo ribassato da auto sportiva.

Phantom Corsair, realizzata in un unico esemplare

oggi esposto presso il Museo Nazionale dell’Automobile a Reno, in Nevada, con un valore sitmato di circa 10 milioni di dollari.

 

LE RARERRIME