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Lancia Beta Trevi VOLUMEX due motori….. poteva?????????

Lancia Beta Trevi VOLUMEX due motori

Un’altra Lancia, un’altra auto di un marchio che ha lasciato un profondo segno nel panorama storico ed automobilistico Italiano.

La Trevi, insieme alla Gamma Coupe’, una Lancia non compresa, capita molto poco, venduta per un lasso di tempo tutto sommato piuttosto breve.

Sostituita quasi subito dalla Prisma

dopo pochi anni di “vita”, quattro a memoria, con quello che credo sarebbe potuto essere un (signor) ultimo guizzo.

Il reparto sportivo aveva bisogno di un’auto

da trasformare in una sorta di “laboratorio mobile”, per contrastare nel mondo del rally le concorrenti del Gruppo B.

Fu l’ex pilota e collaudatore della Abarth, Giorgio Pianta, a scegliere la Trevi, dotandola di due motori.

Con l’appoggio di Alberto Fiorio il direttore dello stabilimento di Chivasso e di Cesare Fiorio DS della squadra corse HF.

La Trevi base fu la versione VX

quella con il volumex che abbiamo gia’ trattato sul post della HPE, una berlina dalle linee e forme classiche, non proprio un’auto con le sembianze che potessero far pensare ad una vettura da corsa.

I propulsori della “Lancia Beta Trevi VOLUMEX due motori” da quattro cilindri con 150 cv

ognuno con una cilindrata da 1995 cc, il secondo, quello aggiunto, venne posizionato al posteriore, centralmente, dove sulla vettura di serie c’erano i sedili.

Ovviamente dovettero rinforzare il telaio, specie dove veniva alloggiato il secondo motore, utilizzando una intelaiatura saldata alla scocca, in grado di rendere la vettura molto piu’ solida ed in grado di poter reggere alle sollecitudini che per un’auto da rally  sono la normalita’.

Fra le pochissime modifiche ai due motori

la piu’ significativa riguardo’ l’aggiunta di puleggie di minor diametro, per poter aumentare il regime di rotazione dei compressori volumetrici, lo scarico, separato per ciascun motore, prevedeva, per il motore anteriore, che i tubi uscissero sullefiancate dell’auto.

Le due “orecchie” che caratterizzavano la parte posteriore della Lancia Beta Trevi VOLUMEX due motori.

Dalle foto si noteranno subito le due prese d’aria aggiuntive su questa Lancia Beta Trevi VOLUMEX due motori

che furono una soluzione sia pratica che necessaria per poter raffreddare i due motori, riuscendo (provandoci) a farlo il piu’ velocemente possibile.

il dispositivo per la gestione di un unico acceleratore per la Lancia Beta Trevi VOLUMEX due motori.

Ricorderei che per gestire quei due motori, con un’unica accensione ed un unico acceleratore

non ci fosse l’elettronica di oggi, praticamente non c’era nulla che potesse solo assomigliargli, con un “semplice” cavo, un bowden, riuscirono a gestire l’acceleratore, seppur; qualche volta; la risposta dei due motori non sembrasse sempre cosi……… all’unisono.

Dietro il secondo motore si trovava il serbatoio da 130 litri, nel bagagliaio,

abbastanza grande per far muovere ed “approvvigionare” i due motori, che riuscivano a spingere la “super” Trevi a 240 km/h, con sospensioni a ruote indipendenti su tutte e quattro le ruote, con lo schema McPherson.

In sintesi:

Ancora una volta, scrivendo un post, ho cominciato a pormi delle domande

pensando subito a quanto una vettura con simili caratteristiche potesse far vendere la Trevi “base”, se avesse ottenuti successi di vendita e nei rally??? La Delta ??????? Sarebbe comunque arrivata??? Avrebbe beneficiato di quei motori e successi???? La Prisma????? l’avremmo vista?????

Come al solito potrei fare solo delle supposizioni, ma non avendo nulla di certo, concreto, desidero “solo” scrivere che questa auto mi piace tanto, ha un aspetto che definirei ….. unico.

In sintesi:

un’auto che avrebbe avuti problemi di raffreddamento, da ferma le due orecchie non riuscivano a garantire l’efficacia dei potenti radiatori.

Esteticamente poteva piacere molto o per nulla, specie se si pensa alla delta integrale, se si sa (gia’) che quella auto mitica sarebbe arrivata.

Personalmente e convintamente, credo che la Lancia Beta Trevi VOLUMEX due motori potesse essere una arma valida, inaspettata, sia per i rally che per un mercato che prima di allora non aveva mai vista una vettura simile.

Molto probabilmente se prodotta non avrebbe mai potuto montare i due motori ma uno solo, molto piu’ potente e prestazionale del gia’ (pur) valido VX che la Trevi aveva.

Stiamo parlando di ipotesi, molto probabilmente del nulla, ma cio’ nonostante credo proprio che andasse riproposta e ricordata, ancora una volta.

Grazie.

….. poteva?????????