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850 Vanessa Carrozzeria Ghia – le derivate, i capolavori

850 Vanessa Carrozzeria Ghia

A memoria non ricordo di aver mai visto una vettura con l’apertura delle portiere posteriori ad ali di gabbiano, le anteriori si, le posteriori no non le ricordo.

La 850 Vanessa Carrozzeria Ghia del 1966, purtroppo rimasta una concept, un’auto che aveva delle soluzioni piuttosto avveniristiche per quel periodo.

Esteticamente si nota subito la portiera posteriore con l’apertura ad ala di gabbiano

dalla stessa si ha l’accesso ai sedili posteriori e al vano bagagli,  la fanaleria psoteriore con una fascia che percorre tutto ilposteriore.

Il sdile per un bambino ricavano sul divano posteriore.

Sul sedile posteriore c’e anche un “inserto”, dal quale si poteva ottenere un piccolo sedile per un bambino.

I sedili anteriori erano dotati di seduta mobile

per agevolare la salita e la discesa, per poterla rendere piu’ “comoda”.

Il cruscotto, lienare, con la sua strumentazione elettronica

un cassetto dalle ampie dimensioni sul lato guida, e un vano portaoggetti anch’esso di dimensioni piu’ grandi.

I sedili anteriori con seduta “spostabile”

Il cruscotto, bellissimo anche il volante.

– le derivate, i capolavori

Personalmente trovo molto bella questa 850 Vanessa Carrozzeria Ghia

non considerandone solo le varie “particolarita’, dai sedili girevoli, a quello ricavato posteriormente per ospitare in sicurezza un bambino, alla portiera ad ali di gabbiano posteriore.

E’ un’altra di quelle auto che

se fosse entrata in produzione avrebbe lasciato un segno, diventando, oggi, un’auto iconica, in grado di ben rappresentare l’ingegno e il design Italico di quegli anni.

Mi piace, anche perche’ non credo avrebbe avuto difficolta’ nel ben posizionarsi nel mercato delle berline, le medie.

Molto probabilmente con un probabile prezzo di listino piu’ elevato rispetto ad alcune, ma in grado di distinguersi, nettamente.

Trovo decisamente meglio riuscita la parte posteriore

non solo per quella fantastica portiera, ma anche per un lunotto ampio, che si raccorda perfettamente con quella fanaleria personalizzata, molto filante, per chi l’avrebbe potuta guidare molto luminosa.

Guardando solo i sedili, non solo per essere “girevoli”

si notera’ subito che dietro questa auto ci sia stato uno studio progettuale complesso, approfondito.

Una parte dello schienale e’ abbattibile per consentire un piu’ facile accesso ai sedili posteriori, anche la cura dell’assemblaggio sembra visibile, dimostrabile.

Gli interni molto curati, con quei “bottoni”

presenti sia sui sedili che sui pannelli delle portiere, uno splendido volante in legno ed acciaio che vedremmo su vetture di prestigio, non su quella che poteva essere una berlina “da famiglia”.

Peccato che la parte anteriore

sembri un pelino piu’ “anonima” rispetto a quella posteriore, forse per quella fanaleria che sembrerebbe centrarci poco.

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