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La guida con il cappello…… ricordi anni 70

La guida con il cappello

Negli anni 70 ed inizio degli 80 mi capitava spessissimo di vedere persone che alla guida indossassero un cappello.

Un copricapo come si deve

nulla di troppo moderno, niente che assomigliasse a quelli che siamo soliti vedere oggi, magari indossati da un ragazzo o da chi vorrebbe sentirsi tale.

   

Che si fosse alla guida di una 500 o di una Jaguar, che si trattasse di un milord inglese o di una persona “qualunque”, era “facile” vederne.

Anche io negli anni 90, per “adeguarmi”

essendo sempre stato un pelini strano ;), o forse sarebbe meglio scrivere, un attimino 😉 incline a tradizioni ed usi del passato, ne acquistai uno.

Era un Borsalino grigio con la fascia color fumo di Londra, una sciccheria, ma un ragazzotto di poco piu’ di vent’anni, su una Fiesta XR2i, doveva proprio sembrare ancora più “straaannoo”.

Ricordo che lo presi ad Asola in una cappelleria, un negozio specializato, dove potevi trovare solo cappelli, sciarpe, guanti, era ( credo abbia chiuso) sotto i portici di quel bel paese in provincia di Mantova.

Quando vedevi le persone scendere dalla propria auto se lo toglievano, volendo, magari, salutare una gentil donzella,  poi soggetti a delle ramanzine da parte delle mogli 😉 😉 .

Era una consuetudine, ne vedevi di fogge e materiali diversi, si andava da quello in paglia a quello in tessuto nobile, e ne vedevi comunque molti di piu’ che non oggi.

Nacquero anche alcune leggende 😉 su “La guida con il cappello”

quasi tutte concentrate sulle presunte incapacita’ di guida di chi fosse solito indossarlo, ricordo ancora frasi del tipo…… stagli lontano sta guidando con il cappello 😉 😉 .

Ma questo comincio’ a capitare piu’ verso la fine degli anni 80, inizi dei 90, quando oramai le abitudini e le mode sembravano essere radicalmente cambiate.

Io ricordo un amico di famiglia, un ingegnere, l’ho rivisto qualche giorno fa, dopo anni

ma anni, almeno 20, proprio l’altra sera, in quell’occasione aveva un copricapo piu’ “moderno”, una sorta di berretta (per dirla piu’ …… 😉 ) blu, in cotone (credo).

Capitava spessissimo di incontrare anche delle gentil donzelle indossarlo.

E dopo averlo incontrato, sulla strada del ritorno

una volta finito il bel concerto di musica classica, in ricordo del mio caro Papa’.

Mi tornarono alla mente alcuni ricordi, ed eccomi qui a scriverli, provare a farlo, con una certa nostalgia e un piccolo groppo alla gola.

Il ricordo……

Un giorno venne a trovare i miei genitori, in quell’occasione volle farmi vedere la sua nuova auto, una Citroen CX di un colore che si avvicinava molto ad un rame pallido.

Con il papa’ andammo a provarla, ancor prima di salire prese il suo cappello

là, da dove lo aveva appoggiato, alla fine del cruscotto, lato guidatore, messo lì perché potesse prenderlo appena aperta la portiera.

Si misero a parlare di cose piu’ loro che non mie, io me ne stetti lì tranquillo

godendomi le sospensioni di quella vettura, con quel suo guidare “sontuoso”, era davvero molto bravo.

Non ricordo mai, nemmeno una volta, di essermi agitato in macchina con lui.

Ci fermammo in Piazza Garibaldi a Desenzano, parcheggiando l’auto poco distante, per poi fare due passi ed andare a prendere qualcosa nel solito bar.

Lui scese, indossò il suo paletot, indosso’ il cappello che aveva appoggiato al tetto dell’auto, e ci incamminammo.

Strada facendo incontrammo persone piu’ o meno conosciute

mai una volta tralascio’ di fare un garbatissimo gesto di saluto, portando la mano destra sul copricapo e spostandolo, elegantemente, quel tanto che bastava per dimostrare la sua cortesia.

Incontrammo anche alcune Signore e Signorine

alcune indossavano dei panama da donna, non molte in verita’, devo dire che ho sempre pensato che la cosa conferisse loro una certa eleganza e stile.

Il giorno dopo mi ostinai con mio padre 😉

volevo anche io un cappello come quello, lui, un sant’uomo, mi porto’ dopo ore di martirio 😉 in un negozio.

Li prendemmo il mio primo cappello, non del tutto uguale, forse nemmeno simile, a quello dell’amico di famiglia.

La guida con il cappello, anche io……….

Arrivato a casa presi la mia bicicletta, e partii per un tragitto che volevo breve, in fondo desideravo solo capire come ci si sentisse a salutare così le persone, nel “mio piccolo” volevo capire come fosse la guida con il cappello ;).

E vi assicuro che non fu davvero male, molto piacevole, specie il sentirsi dire……. complimenti giovanotto lei è molto garbato…………

Avro’ avuti 10/12 anni…….. gran bei momenti……………..

ricordi anni 70