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MV Agusta 500 quattro cilindri “aquilone”

MV Agusta 500 quattro cilindri

Questo post desidera essere la continuazione di alcuni fra quelli ultimamente proposti.

Da quello sulla prima moto di Giacomo Agostini, a quello sulla Alfa Romeo SZ e le sue forme,  andando più a ritroso con alcuni riguardanti la galleria del vento.

Una moto “nata” nella galleria del vento, cosa che si può dedurre anche da quel particolare spoiler anteriore, visibile immediatamente sotto il cupolino.

Quanto leggerete arriva da alcuni dei libri che mi ritengo fortunato di possedere, considerando anche il fatto che sulla rete non abbia trovato praticamente nulla su questa moto, salvo due foto e faticando anche a trovarle.

Spero apprezzerete questa mia ricerca e il mio voler provare sempre a proporre “cose” non sempre conosciutissime.

Partendo dalla versione più conosciuta e vista della quattro cilindri

La MV Agusta, nello sviluppare questa moto, partì dall’esperienza maturata con la Sua tre cilindri, dimostratasi subito competitiva nella stagione 1972.

L’anno successivo presentò la versione a quattro cilindri e con una cilindrata di 433 cc, solo successivamente portata al limite massimo previsto per la categoria “moto 500 cc”.

La MV Agusta 500 quattro cilindri fu l’ultima moto…..

a conquistare una vittoria per la MV Agusta nel Mondiale Marche, lo fece nel 1976 sul circuito del Nurburgring.

Modificarono l’accoppiamento tra l’alesaggio e la corsa.

Una moto da corsa, una quattro cilindri dagli inizi non certo entusiasmanti, nonostante le  molte modifiche fatte per renderla competitiva.

Se sul motore non si poteva più intervenire ad essere modificate furono altre parti, dalle sospensioni con l’adozione di quella posteriore dotata di un ammortizzatore tipo monocross con due ammortizzatori laterali.

Con Phil Read conquista due mondiali piloti, nel 1973 e nel 1974, sempre nel 1973 anche quello marche.

La foto in copertina ci mostra la sua versione più estrema.

Appunto quella studiata nella galleria del vento e chiamata Aquilone, la stessa che corse sul circuito di Spa Francorshamp in Belgio, per poi tornare nei box e non essere mai impiegata in gara.

Si noterà subito quel particolare spoiler alla base del cupolino.

Scheda tecnica MV Agusta 500 quattro cilindri

MOTORE

quattro cilindri, quattro tempi

alesaggio e corsa (prima ed ultima versione) 58X47 mm. 57X49 mm.

cilindrata (prima ed ultima versione) 496,7 mm. E 499,5 mm.

Potenza 98 cavalli a 14.000 giri

distribuzione quattro valvole per cilindro con albero a camme in testa dotato di magnete

accensione a magnete

quattro carburatori Dell’Orto E 154/32

cambio a sei velocità

TELAIO

in tubi doppia culla apribile

SOSPENSIONI

anteriori con forcella telescopica

posteriori con forcella oscillante con ammortizzatori idraulici

RUOTE

in lega leggera 18”

PESO

120 chilogrammi

VELOCITA’

285 km/h

Ma perchè la MV Agusta 500 quattro cilindri fu l’ultima….

Dopo la morte del fondatore l’azienda si trovo’ in una profonda crisi, che la portò quasi alla bancarotta.

Il salvataggio avvenne grazie all’accordo con EFIM, Ente Finanziamento Industria Manifatturiera, e nonostante il forte scontro interno fra gli amministratori della MV Agusta.

Le continue discussioni e diverbi riguardarono alcune scelte.

Investirono si nelle attività sportive, ma con due schieramenti contrapposti con uno che sosteneva fosse necessario continuare per lo sviluppo delle moto in produzione, e il prestigio sino ad allora acquisiti, ed un altro profondamente contrario per via di quello che sosteneva essere un’esborso economico non più sostenibile.

L’accordo con EFIM diede ragione ai secondi e l’attività sportiva venne definitivamente accantonata, contestualmente ad una riduzione a soli due modelli presenti sul listino della casa.

Ma va ricordato che nel campionato Mondiale del 1976…..

Con un impegno “non ufficiale” la casa sostenne il team Marlboro di un grandissimo campione, Giacomo Agostini.

Ago torno’ a casa, alla MV Agusta, dopo aver rinunciato alla Yamaha pare per via di dissidi più o meno irrisolvibili, ed insieme conquistarono l’ultima vittoria nel Campionato Mondiale.

Sul circuito del Nurburgring, va ricordato che molto del merito di questo ritorno vada riconosciuto ad Arturo Magni che convinse Agostini a scegliere nuovamente la MV Agusta, nonostante l’allettante proposta fatta al campionissimo dalla Suzuki.

Lo stesso Agostini grazie alle sue doti manageriali, non ancora viste in precedenza, riuscì a coinvolgere sponsor importanti, su tutti la Marlboro.

EFIM

Un ente di diritto pubblico, costituito nel 1962 per il coordinamento di alcuni settori ritenuto fondamentali per l’economia Italiana.

I sei settori: alluminio, aeronautica, difesa con i suoi mezzi, mezzi per il trasporto su gomma e rotaia, settore del vetro, impiantistica.

In seguito ad un grave dissesto finanziario fu soppresso nel 1993.

 

“aquilone”