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Ferrari BB 512 i – Cavallino vintage

Ferrari BB 512 i

Un’auto con prestazioni da capogiro, la Berlinetta Boxer nella sua ultima versione la 512 i, costruita dal 1981 al 1984.

Disegnata da Pininfarina, come tutte le altre versioni, come tante delle auto più note del Cavallino.

Venne sostituita dalla Testarossa, dopo che venne prodotta sin dal 1971 nella sua prima versione, quella presentata al Salone di Torino dello stesso anno.

Chi ha avuto la fortuna di guidare una Ferrari BB 512 i

in questa versione, l’ultima, potrebbe dirci che era più “docile” rispetto alle precedenti, con una guidabilità che non sfigurerebbe se paragonata con modelli usciti successivamente.

Rendendola ancora oggi molto attuale, decisamente un’auto vintage ma ancora oggi molto “moderna”.

Seppur avesse circa venti cavalli in meno rispetto alla versione precedente

persi quasi tutti dopo la sostituzione dei carburatori con l’iniezione Bosch K-Jettronic, ma quest’auto con un numero cospicuo di cavalli pare non averne risentito.

Si tratta di una vera supercar

utilizzabile sia su pista che “in modo civile”, in grado di partire sia a caldo che a freddo senza troppi problemi a differenza di alcune “sorelle” pari livello.

Con una frizione “gestibile”, ben modulabile, così tanto che chiunque poteva accenderla e partire, subito, senza doversi nemmeno impratichire troppo.

Gli interni, molto curati

con sedili in pelle di due tonalità, un cruscotto completo, con forme “tipiche” di un certo periodo, e quella leva del cambio con un comando a settori.

Scheda tecnica Ferrari BB 512 i

MOTORE

montato posteriormente longitudinale

dodici cilindri orizzontali contrapposti

alesaggio x corsa 82 X 78

cilindrata effettiva 4942 cc

rapporto di compressione 9,2 : 1

potenza massima 340 cavalli a 4200 giri

alimentazione tramite iniezione elettronica Bosch K – Jet-tronic

distribuzione con due alberi a camme in testa, uno per bancata, azionati da cinghia dentata

due valvole per cilindro

monoblocco in lega leggera con camice in ghisa

testate in lega leggera

sette i supporti per l’albero motore

carter secco per la lubrificazione

TRASMISSIONE

trazione posteriore

frizione a doppio disco a secco

differenziale autobloccante

CAMBIO

a cinque rapporti più RM

TELAIO

in tubi quadri con riporti in lamiera saldata

SOSPENSIONI

a ruote indipendenti sulle quattro ruote, con quadrilateri deformabili, gruppi molla amortizzatori, barre stabilizzatrici longitudinali

FRENI

a disco ventilati sulle quattro ruote, 28,8 anteriormente, 29,7 posteriormente, con servofreno a depressione

RUOTE

cerchi in lega Cromadora, da neve pollici con pneumatici 240/55 VR 15.

DIMENSIONI

lunga 4400 mm. – larga 1830 mm. – 2500 mm. Il passo – carreggiata anteriore 1500 mm. – carreggiata posteriore 1570 mm. – altezza 1120 mm. – minima da terra 120 mm.

PESO

1500 chilogrammi a vuoto

SERBATOIO

120 litri di capacità

PRESTAZIONI

velocità massima 280 km/h

Esteticamente un’auto molto sportiva, con quel muso aggressivo, con quei fari a scomparsa, alcuni tratti, molte linee, le avremmo riviste qualche anno dopo sulla 308 e sue derivate.

Disegnata da Leonardo Fioravanti, quando lavorava con Pininfarina, collaborazione che diede altri ottimi frutti, la Daytona, la 365 GT 2+2,, la 308 ecc.

Fu la prima Ferrari a montare un motore centrale, come quello montato sul prototipo dal quale derivava, la spettacolare Ferrari P6.

Un giovane Fioravanti, con sullo sfondo la Ferrari P6 grigia.

1007 gli esemplari costruiti di Ferrari 512 BB i.

La prima versione con iniezione elettronica ebbe qualche problemino, specie in accelerazione, nonostante i tecnici Ferrari ci avessero messo qualche “pezza” prima di proporla sul mercato.

I primi clienti ebbero a lamentarsene, e non poco

costringendo la Ferrari ad adottare quasi subito una nuova testata, dotata di quattro valvole per cilindro, e tornando ad avere 390 cavalli, ma a beneficiarne fu la sua erede la Testarossa.

Cavallino vintage