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Delage otto cilindri in linea – Motorismo storico

Scuderia Giddings black 1927 Delage. Beautiful 1500cc twin cam straight eight, blown alloy engine created almost 200 horse power.

Delage otto cilindri in linea

Dotata di un motore da 1,5 litri, un otto cilindri, dalla Francia, un’auto che dominava sui circuiti internazionali insieme alle Bugatti, le Ballot, e le Talbot Barracq.

Era un periodo molto florido per il motorismo francese, e questa fu un’auto bellissima ed al contempo molto più “semplice” (esteticamente) rispetto ad alcune rivali, la Bugatti su tutte.

Molto bella questa targhetta.

Il motore da 1,5 litri otto cilindri.

 

Nel 1926 la Federazione internazionale ridusse le potenze

abbassando le cilindrate da 2,0 a 1,5 litri, e la Delage fu la prima a farsi trovare pronta, facendolo con un’ottima auto, paga di un’esperienza molto positiva con le V12 da 2 litri, dove già dominava le competizioni.

Era un otto cilindri in linea

La disposizione del cambio di serie.

dotata di un ottimo cambio che le permetteva di mantenere sia un ottimo livello di giri che una velocità più alta rispetto alla concorrenza, consentendole di essere velocissima appena uscita da una curva e su un rettilineo.

Un motore in grado di sviluppare 170 cavalli a 8000 giri

alloggiato in una posizione molto disassata, tanto dal permettere di abbassare di molto la posizione di guida e renderla più “filante”.

Una soluzione che aveva però un difetto, i pedali erano troppo vicini all’impianto di scarico, e nelle competizioni più “lunghe” diventò un grosso problema.

Posero rimedio al problema dopo alcune gare

e in seguito alle troppe lamentele dei piloti, ovviarono spostando le valvole di scarico sulla sinistra e quelle di aspirazione sulla destra, insieme cambiarono anche i compressori, gli alberi a camme, le teste dei cilindri, ed i collettori.

L’auto divenne decisamente più guidabile

e meno stancante per i suoi piloti, tanto che l’anno successivo, nel 1927, l’auto vinse molte delle gare a cui partecipava, spesso conquistando i primi tre posti.

Stranamente, nel 1928 il fondatore, Louis Delage, decise di ritirarsi, lasciando campo libero alle altre auto.

La sospensione ad attrito

Le otto Delage otto cilindri in linea prodotte furono vendute a piloti privati

che le utilizzarono per partecipare ad alcune competizioni, in varie parti del mondo, senza; però; replicare i successi precedenti.

Sino al 1936, quando un piccolo team decise di acquistare una Delage usata e modificarne alcune parti.

I protagonisti di questa bella storia erano:

Richard Seaman un giovane pilota inglese, poco convinto e contento dell’auto che guidava, una ERA, che considerava poco veloce e non sempre affidabile.

Giulio Ramponi, il suo capo meccanico, un Italiano con importanti esperienze precedenti con l’Alfa Romeo e la Scuderia Ferrari.

Seaman aveva visto una Delage otto cilindri in linea in una gara

era quella guidata dal visconte Howe che l’acquistò usata dal Team Delage, e ne rimase colpito, specie dal fatto che nonostante non fosse esattamente un’auto nuova, “fresca”, riuscisse ad andare ancora così veloce ed essere tanto affidabile.

Decise così di acquistarne due, quella del visconte e quella che rimase fortemente danneggiata dopo un gravissimo incidente, utilizzandola per i pezzi di ricambio.

Un tappo del carburante dotato di doppia chiusura, da qui si accedeva al serbatoio del metanolo che era il carburante utilizzato.

Consegnò le due vetture al suo capo meccanico, il Ramponi

che senza alcun indugio iniziò subito a lavorare sull’auto, modificandola e creando una “nuova” Delage a otto cilindri.

Cambiò subito le sospensioni, tolse i freni meccanici sostituendoli con dei nuovissimi freni idraulici Lockeed, rimontò il cambio originale, sostituendo quello montato da Howe.

La potenza arrivò a circa 184 cavalli, sempre a 8000 giri.

Esteticamente venne creata e montata una nuova coda

dove era alloggiato il nuovo serbatoio, molto più capiente rispetto al vecchio, scelta fatta per evitare di doversi fermare per continui rifornimenti e poter, così, proseguire la corsa senza troppe interruzioni.

Il Ramponi fece questa scelta, tutto sommato azzardata, fidandosi molto dell’affidabilità di quel “vecchio” motore Delage.

Le molle posteriore ricoperti da delle stringhe in tessuto

Il giovane pilota dimostrò subito il suo talento e la bontà di quell’auto

vincendo la stagione del 1936 per le vetturette, senza aver quasi mai un vero concorrente per la vittoria, dominando molte gare e arrivando quasi sempre entro i primi tre.

Un’auto che aveva quasi dieci anni

in molte parti rimaneggiata, in altre modificata o sostituita, ciò nonostante vinceva ancora tanto, anche con una concorrenza agguerrita, Maserati comprese.

Quei successi convinsero Seaman a cambiare categoria

diventando un professionista dei GP, vendette l’auto al principe Chula, che con una certa presunzione allontanò il Ramponi e l’affidò a Albert Lory perché ne modificasse il telaio e le sospensioni anteriori.

Non badando a spese decise di acquistarne anche un’altra, quella del Capitano Davies che utilizzò principalmente come fonte per pezzi di ricambio.

Dopo un investimento economico importante venne presentata la nuova auto

molto diversa rispetto alla Delage otto cilindri in linea originale, sembrò subito più “grossa” e rigonfia, quella stessa auto che dopo due, forse tre, uscite deludenti, venne subito accantonata.

Le auto, e tutti i pezzi di ricambio vennero lasciate semi abbandonate in un magazzino, sino a quando Reg Parnell le acquistò, modificandole e “modernizzandole” nel corso degli anni.

Dell’auto di Seaman sembrava essere rimasto ormai poco

troppi passaggi e mani nel corso degli anni la avevano profondamente modificata.

Sino a quanto un collezionista, Rob Walker

dopo aver letto la storia di quell’auto, se ne appassionò e decise di recuperarla e farla restaurare, rendendola il più fedele possibile all’originale di Seaman.

Quell’auto venne a sua volta venduta e rivenduta ad alcuni collezionisti, ricostruirne tutti i passaggi diventa difficile.

La prima Delage otto cilindri in linea:

alesaggio e corsa 55,8 X 76 mm

cilindrata effettiva 1484 cc

valvole inclinate a 100°

due alberi a camme in testa

compressore Roots

cambio a cinque velocità

Motorismo storico