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Ferrari e Albert Obrist – i personaggi

Ferrari e Albert Obrist, un personaggio che conobbi anni fa leggendo sulla sua passione per le auto del Cavallino Rampante.

Nella sua collezione troviamo le primissime Ferrari, e diversi modelli da GP compresi.

Nel 1962 acquista la sua prima Ferrari, una 250 GTE 2+2, subito dopo aver deciso di abbandonare la sua carriera da pilota, direttamente a Maranello, pare con il Drake presente.

Per custodire una simile collezione è necessario avere un posto sicuro e con molto spazio

tant’è che qualche anno fa “scoprì” una vecchia fattoria che soddisfaceva in pieno i suoi desiderata.

Inizia il restauro, molte parti datate vengono mantenute e restaurate, le parti più recenti devono essere il meno invasive possibile, non possono intaccare la “storia” di quel luogo.

La collezione cresce, arrivano altri esemplari molto importanti.

Negli anni 70 arriva la seconda auto, una Ferrari GTB4, seguita poco dopo da alcune monoposto e la fantastica Alfa Romeo della Scuderia Ferrari.

E su questa sua auto si è scritto tanto, Ti propongo un link.

  

Diventando con il passare degli anni una delle più importanti e complete collezioni Ferrari di tutti i tempi.

Per alcuni esemplari ci ha impiegato moltissimo tempo e tanta pazienza, spesso per convincere i precedenti proprietari ci ha impiegato mesi, talvolta un anno o più, ma ci è sempre riuscito. 

Lui ha sempre preferito i modelli più rari, spesso unici, o quasi

come successe per la P4, per la quale impiegò molto tempo a convincere il precedente proprietario a cederla, facendogli anche visita ogni sei mesi nel tentativo di indurlo ad alienarla prima.

Accadde anche per la 315S

l’esemplare guidato da Taruffi nel 1957, per questa auto riuscì a convincere il proprietario a vendergli per prima una 315 “normale”, e qualche anno dopo, anche quella guidata dal famoso pilota italiano.

Ferrari e Albert Obrist, nel restauro di ogni auto ha sempre saputo di poter contare sui migliori e più fidati artigiani.

Con molti di loro ha da tempo un rapporto sin quasi amichevole, e prima di affidare loro una qualsiasi vettura, accumula tutte quelle informazioni che ritiene necessarie perché il restauro possa essere il più fedele possibile.

Ne ricorderei alcuni:

le officine Fantuzzi

Diena

Brandoli

Sauro

Tutti nomi noti e riconosciuti per essere fra i migliori esperti nel mondo Ferrari. 

Un lavoro molto meticoloso, estremamente preciso e dettagliato.

Anche con l’ausilio di molti libri e riviste, contattando persone, cercando ogni informazione affinché ciascuna delle sue auto sia il più fedele possibile all’originale.

Artigiani esperti, informazioni con tempi e mezzi per averle, son tutte cose che costano, tanto, che fanno lievitare il costo/valore di un’auto, ma pare che il Signor Obrist non se ne curi molto.

Laggiù in fondo, un pelino in ombra, si può scorgere un’auto Ferrari da F1 nota a molti.

Ferrari e Albert Obrist, per il Signor Obrist quelle auto devono rimanere di sua proprietà

assolutamente non alienabili, protette e custodite nel suo buon ritiro, non interessandosi troppo del quanto il costo di quel ricambio e/o informazione abbiano pesato.

Ferrari e Albert Obrist, un appassionato e il marchio Ferrari

La sua passione lo spinse a partecipare ad alcune competizioni per auto storiche e a dei raduni, selezionando sempre i più importanti e quelli con il maggior numero di esemplari Ferrari.

Sino a quando, un pò per l’età, ed un pò perché in troppe; secondo lui; non erano del tutto conformi alle originali, cosa che lo convinse a smettere di parteciparvi.

Cominciò a frequentare solo pochi eventi, quelli che secondo lui erano i più interessanti e con le migliori Ferrari di sempre.

Negli anni, incuriosito, lessi altri articoli ed ho sempre avuta l’impressione che il protagonista fosse un collezionista “atipico”.

Uno di quelli in cui si potesse trovare qualcosa di diverso, che lo rende “diverso” da molti altri.

Per poterlo fare si devono avere a disposizione ingenti quantità di denaro (e per questo beato lui che può), ma oltre questo credo vada assolutamente notato che a fargli scegliere un determinato modello siano alcuni precisi fattori.

Mi incuriosì la storia di una 250 GTO, un modello che lo aveva ossessionato, pare per una specifica sua caratteristica.

Quella di essere la GTO con il minor palmares sportivo, e proprio per questo la meno “toccata”, rimaneggiata per capirci, e per lui la più vicina possibile a quella originale.

ED anche per questo suo voler cercare un modello con certe caratteristiche, che è oggi considerato uno dei più importanti collezionisti Ferrari del mondo, per alcuni addirittura il più autorevole.

Ti propongo il link di questo interessante sito per appassionati.

I personaggi su dannatavintage.com

Nel 2014 acquistò una LaFerrari, in quell’occasione rilasciò questa intervista, visibile nel video sotto.