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Il London Bus di Bob – tre amici e……

Il London Bus di Bob.

Qualche giorno fa mi contattava su fb il Sig. Roberto, presentandosi con una foto.

Quella di un datato London Bus sotto una tettoia, in quel momento per miei incipienti impegni di lavoro lo invitai a rimandare, assicurandogli che ci saremmo risentiti.

Il London Bus di Bob, in due foto con il prima ed il dopo.

Ed arriviamo ad oggi giovedì 23 aprile 2020, il giorno in cui lo contatto invitandolo a raccontarmi la storia della sua “casa bus”.

In quei due o tre giorni trascorsi iniziai a pensare, lo feci sapendo quanto piacerebbe anche a me realizzare una cosa simile, è fra i miei desiderata, lo è se avessi lo spazio ed i denari disponibili.

Ma torniamo a il London Bus di Bob…..

Dopo aver letta una inserzione trovata dopo una lunga ricerca, il nostro protagonista prende un treno, accompagnato dall’amico e socio Filippo dirigendosi verso Caserta.

Facendolo nonostante la richiesta non fosse troppo in linea con le sue aspettative, 15.000 Euro sembravano troppi per un bus oramai piuttosto malandato e che andava trasportato da lì sino al camping di Bobbio.

Le dimensioni e gli ingombri di un mezzo simile non sono cosa da tutti i giorni, nemmeno per una azienda specializzata in trasporti, ma è fortunato e riesce a trovare un caparbio autotrasportatore.

Il London Bus di Bob e il vano scale che collega i due piani.

In suo soccorso oltre all’amico Filippo arriva anche Claudio.

Un frequentatore abituale di quel camping, si conoscevano già da qualche tempo e non se lo è fatto dire due volte, dichiarandosi subito disponibile ad aiutarlo.

Passano i giorni, prosegue la trattativa si  arriva ad un accordo, 5000 Euro la cifra definitiva per potersi portare a casa quel grosso bus.

parte da Caserta……

Contatta l’autotrasportatore.

Si accordano per un costo di 3500 ed i tempi per la consegna, il bus viene tolto da quel campo in cui stazionava da decenni e parte.

Arrivato al campeggio, la prima cosa da fare subito è cercare di salvaguardarlo, evitare che entri acqua e si rovini ancora di più.

I lavori proseguono incessantemente per tutto l’inverno, Roberto e Claudio si adoperano per sistemare il prima possibile quella futura “casa da campeggio”, facendolo spesso con temperature quasi proibitive.

La foto da un’idea delle condizioni in cui si trovava appena arrivato al campeggio.

Iniziano a smantellare il quanto possibile.

Sistemando il più possibile una struttura datata e sotto le intemperie da troppo tempo, pareggiando il piano superiore ed eliminando tutte quelle parti considerabili “inutili ed ingombranti”.

Passano i giorni, i lavori sembrano procedere celermente, sino a quel giorno in cui decisero che dovevano montare una tettoia.

Il piano superiore e l’inizio dei lavori per “pareggiarlo”.

Filippo di buona lena corre ad aiutare l’amico e la tettoia è pronta in un solo giorno.

I tre amici sono riusciti a montarla in tempi rapidissimi, Filippo e Roberto sono soci in una impresa edile, mentre l’amico Claudio è un bancario.

Claudio nonostante avesse qualche esperienza di bricolage non si era mai cimentato in qualcosa di così grande e sicuramente non facile, ma con un certo entusiasmo non si tirò mai indietro.

la stanza per i figli di Roberto

Arriva la primavera e il clima inizia a farsi più mite.

Cosa che convince la famiglia di Roberto a lavorare insieme a quel progetto, impregnando le assi del patio pulendo il possibile e preparando pasti decenti per loro ed i tre amici.

La primavera comincia a farsi inoltrata, i mesi passano, la struttura sembra pronta a ricevere il mobilio e tutti gli elettrodomestici necessari per una vita confortevole al suo interno.

la camera matrimoniale che visti gli spazi sembra comunque confortevole.

Sono passati cinquanta giorni da quando quel pullman partì da Caserta.

Sembra essere arrivato il tempo di fare due conti, capire quanto sia costata quella “stana idea”.

17.000 Euro manodopera esclusa, nel conto ci sono i 5000 Euro per il London Bus, i 3500 per il trasporto, il resto per il materiale e tutto quanto visibile nelle foto.

Il suo bagno.

Roberto decise che doveva inaugurarlo.

Così il 15 giugno invita tutti gli amici del campeggio e non, ricevendo molti regali tutte cose utilizzabili nel London Bus trasformato.

Un momento di festa con gli amici al camping.

Ma quel giorno doveva essere speciale anche per qualcos’altro.

Forse ancor più importante, Roberto decise di chiedere alla Sua Silvia di sposarlo, facendolo insieme agli amici e vicinissimi a quel suo bel progetto finito.

I futuri sposi davanti al bus inglese.

Personalmente…..

Una idea fantastica, con risultati che definirei piuttosto buoni, e concluderei con una domanda….

In quanti ne vorrebbero uno, magari sistemandoselo come gli aggrada ??????

Io senza esitare mi metto subito fra quelli che lo vorrebbero……..

Ringrazio il Sig. Roberto per avermi contattato, mi ha fatto davvero tanto piacere, e tutto sommato lo invidio un pochino.

Il London Bus di Bob e un felicissimo Roberto.

Il London Bus di Bob e….. permettetemi………

Ma mi sono lasciato prendere da una certa emozione nel leggere la storia di Roberto ed il suo bus, una famiglia italiana ed un gruppo di amici, tutti molto vicini.

Un bus e tre amici……