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Lomar Honey – motore Cagiva.

Lomar Honey – motore Cagiva.

Siamo quasi vicini al periodo in cui sono solito proporre delle microcar.

Così questa sera del 07 02 2021 ho pensato di proporre questa, una piccola vettura a tre ruote pensata per dei sedicenni di allora, prodotta da un’azienda italiana e che montava il motore di una 125 cc da enduro della Cagiva.

 

 

La scritta Cagiva sui due fianchi, era lei che la distribuiva con la sua rete vendite.

Lomar Honey, nel 1985 avrebbe ingolosito molti sedicenni con le sue linee molto particolari ed aerodinamiche.

Con un bel volante e la stessa strumentazione (completa) che montava la Fiat Ritmo (compreso un vano con tutti i cavi e cavetti per installare una autoradio che non era di serie), non lo stesso allestimento e cura nel design che avremmo visto su un’altra microcar pari periodo, erano generalmente più spartane.

Forse ed anche perché questa microcar difficilmente sarebbe stata acquistata da un arzillo anziano per andare a farci la spesa con la moglie, o un giro di briscola nel solito bar.

 

La parte che preferisco, il bel frontale.

Il posteriore, con l’ampio bagagliaio rispetto alle ridottissime dimensioni e l’unica ruota.

Lomar Honey, montato davanti permetteva un maggior controllo e stabilità.

125 cc a due tempi (Cagiva Aletta Rossa) con raffreddamento ad acqua.

Potenza massima 20 cavalli.

Velocità massima indicativa, 80 km/h.

Freni a tamburo di derivazione automobilistica, avrebbero tranquillizzato un genitore apprensivo.

Trazione anteriore.

Un cambio di origine motociclistica a sei rapporti con la retromarcia ricavata nella stessa scatola.

Guidabile con una patente A.

Quella per poter guidare (allora) motoveicoli di peso a vuoto sino a 400 chilogrammi, ovviamente conseguibile non appena compiuti i 16 anni, il suo peso complessivo era infatti di circa 300 chilogrammi ed io vedendone solo le foto pensavo pesasse qualcosina di più.

La Cagiva Aletta Rossa, ne condivideva il motore ed il cambio modificato.

Lomar Honey, il telaio portante con una struttura tubolare in acciaio saldato.

La carrozzeria in plastica e fibra di vetro, un bagagliaio da 240 litri sul posteriore sopra l’unica ruota, ad ali di gabbiano le due ridottissime portiere che nel caso il suo fortunato proprietario poteva togliere, con un prezzo di listino che inizialmente fu indicato intorno agli 8.000.000. di Lire e con l’innegabile vantaggio nel poter essere distribuita dalla rete vendite Cagiva.

 

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Nel 1985, inzzzzzoooommmmaaa 😉 .

Motore Cagiva.