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Le telecomandate – si giocava.

Le telecomandate.

Tutto il materiale deriva dalla mia collezione privata in libri e riviste, ed oggi con alcuni modelli della mia collezione, son da pulire come si deve, lo so 😉 😉 . 

Le bisarche mi piacciono parecchio e da tempo, quelle vere però 😉 . Questa la presi in un mercatino nel Mantovano pagandolo a memoria 20 25 Euro.

Di questa ne avevo due facendone una, prendendo pezzi da quella più disastrata e mettendoli su quella messa meglio.

Pagata 12 euro poco prima dei lock down, c’era ancora l’adesivo con il prezzo sotto.

Questa arriva dallo stesso bancarellista che spesso mi procura certe vecchie riviste, pagata 25 Euro a memoria, ha la scatola.

In questi giorni, come sono oramai abituato con l’approssimarsi del periodo „di fermo“ vacanziero, mi son messo a sistemare alcune cose.

Erano almeno due anni che mi ripromettevo di sistemare e pulire le telecomandate, con alcune che stazionavano nel grosso ripiano a libreria da anni e con almeno un paio da cinque o sei, quelle della carrellata di oggi sono quasi tutte quelle che possiedo e con tre o quattro che provengono da un vecchio libro per specialisti del genere (anni fine ‚70 inizi ‚80).  

Foto presa da un datato libro, 😉 forse rende bene l’idea sul come alcuni vivessero quella passione.

Qui chi mi ha preceduto ha scritto, il telaio finito si presenta come un insieme molto compatto.

Su questa telecomandata specificano bene il trasmettitore, specificando che fosse fra i migliori in commercio.

“La carrozzeria della Porsche 917 è stata verniciata e decorata secondo le indicazioni presenti in un testo”, ce la mettevano proprio tutta diremmo.

“Decorazione di una Lancia Stratos in scala 1:12, colori Alitalia”.

Le telecomandate, in famiglia avevamo un amico che ogni tanto si cimentava con altri a „“gareggiare““.

Facendolo spesso in un parcheggio chiuso la domenica pomeriggio, facendo correre le loro automobiline telecomandate, io pur avendo da sempre la passione per tutto ciò che riguarda auto moto e mezzi di locomozione in genere ma non sono mai riuscito ad appassionarmi a quella cosa che ricordo facesse diventare uomini adulti dei ragazzini 😉 , anche quando lui fece di tutto per farmici appassionare. 

“Lamborghini Countach LP 500 S, vettura elettrica in scala 1:12 della Tamiya.

“Ligier JS 9 Matra modellino Tamiya.

Si ho collezionato alcune di quelle macchinine della Tamya che avevano sui parafanghi delle rotelline per farle girare.

Ma salvo un paio di occasioni per farle andare su un percorso occasionale realizzato da un amico e vicinissimo a casa, o una garetta sotto l’androne del condominio con una maggiolino telecomandata, non ne ho fatte altre ne ho mai voluto farne.

In questi giorni la sera sistemando anche alcuni libri e riviste ne ho trovati alcuni sul tema, non ricordandomi nemmeno quando li avessi prese e dove, presumendo che siano finite in uno dei „calderoni“ insieme ad uno degli stock che ogni tanto mi capita di acquistare.

Questa me la regalarono, dopo un consistente acquisto di Lesney e Matchbox, diremmo che anziché farmi uno sconto mi diedero questa 😉 .

Procuratami dal caro bancarellista che di solito mi trova vecchie riviste, lui è un ex collezionista ed ogni tanto si priva di qualcosa mettendolo in vendita.

Di questa ho anche la scatola che è insieme a tutte le altre in un qualche scatolone su in soffitta.

Di questa ho anche la scatola che è insieme a tutte le altre in un qualche scatolone su in soffitta.

Le telecomandate che ho sono state tutte prese in mercatini domenicali.

Con la maggior parte funzionante, quando quasi tutte inizialmente non lo fossero, ricordo i vari video guardati su you-tube per pulire parti e contatti elettrici e per la Ferrari Modulo bianca da due ne ho ricavata una, prendendo il vetro e due ruote da un’altra che ne aveva solo due e con una carrozzeria sfondata da tante ore di gioco, regalatami da un bancarellista dove di solito trovo Matchbox.

Pagato 10 Euro scatola compresa.

Anche questa arriva da una vacanza estiva, in un paesino dei lidi di Comacchio.

In un negozio della bassa bresciana, oggi rimasto solo tabaccheria e con la titolare inizialmente restia nel cercare questo ed un altro nel suo magazzino.

Le telecomandate da piccolo si ne ho comunque avute.

Non tantissime e con alcune ricevute in regalo da uno zia o zia a Santa Lucia o per un compleanno o usate da un cugino e poi date a me.

Quelle che campeggiavano sulla grande libreria presente in camera mia un giorno sono state messe in sacchetto e senza io sapere niente date ad un cugino che in dieci minuti le ha completamente distrutte, non riuscii ad arrivare per tempo appena saputolo, arrivato a casa sua pedalando come un ossesso me le sono trovate chi mezze bruciacchiate chi lanciate giù da una scala o una finestra e con pochissime parti “sane”.

Dallo stesso negozio della bassa.

Presa anni fa a Montichiari se non ricordo male.

 

Questa me la procurò un caro Cliente, l’aveva presa per se cambiando poi idea, pagata 15 o 20 Euro a memoria.

Nel caso ne trovassi altre e mi piacessero continuerò a prenderle, cercando di riportarle il più possibile vicine alle origini, ma senza stari li a dedicarci troppo tempo o facendolo occasionalmente come appunto faccio da sempre.

Preferirò sempre 😉 pulire e sistemare le mie statiche, mi son sempre piaciute di più.

Dalla copertina, l’ho pagata 65 Euro da un bancarellista che vedo in due mercatini che frequento, ha delle cose davvero belle e ben tenute.

Si giocava.