DannataVintage.com

CIMATTI  – moto e case italiane.

CIMATTI.

 

Cimatti Enrico S.p.A. – Pioppe di Salvaro (BOLOGNA).

 Quando ero piccolo io negli anni 70 e quando io nascevo nel 1971, di moto con il marchio Cimatti se ne vedevano, seppur io me ne ricordi meglio nei primissimi anni ‚80 con un modello su tutti quello che son convinto abbia contribuito a farmi diventare un appassionato di un particolare tipo di „motorino“, un ruotabassa.

 Questo marchio fu uno dei „sopravvissuti“ a quella sorta di epurazione che ne vide chiudere altri fra la metà degli anni ‚50 ed i primi dei ‚60, sicuramente l’ingresso in azienda del figlio Enrico diede un sostanzioso contributo visto che scelse di spostarsi su mercati fuoriconfine, fra questi in Francia, Norvegia, Tunisia e qualche modello arrivò negli USA.

 Fondata nel 1937 a Bologna da Marco Cimatti, ex campione olimpico di ciclismo nei primissimi anni ’30.

Che iniziò con il produrre biciclette in una vecchio opificio recuperato, era in un paese della provincia Bolognese a Pioppe di Salvaro (Bologna), orientandosi solo nei primissimi anni ‚50 sui ciclomotori e dotandoli di motori Franco Morini e Minarelli, proseguendo sino al 1982 quando iniziò ad utilizzare anche i  Garelli.

Insieme alla moglie la Signora Gemma Parrini, decisione presa dopo aver lavorato (sempre insieme) in un negozio specializzato nella vendita e riparazione di cicli ed articoli sportivi in Via Ugo Bassi a Bologna, poi trasferitisi in Via Casarini subito dopo il secondo conflitto mondiale.

 Nella loro seconda sede diedero lavoro ad una trentina di persone, quasi tutti con qualifica di operai, proseguendo con l’assistenza ed ampliando la parte produttiva, specializzandosi sui telai sui quali iniziarono a montarci dei piccolissimi motori (tipo Mosquito), ottenendo un certo riscontro con i tanti clienti ed appassionati oramai abituatisi ad andare da loro per sistemare o acquistare le loro biciclette.

 Cimatti come ho scritto poco sopra rispetto ad altri suoi concorrenti riuscì a proseguire.

Con un successo il cui merito credo sia riconducibile a precise scelte, introdusse nuovi modelli con cilindrate maggiori (le Sport Lusso da 100 e 175 cc insieme ad alcune moto da cross), continuando e bene con gli esemplari dotati di motori piccoli come ci ricordano quei tre Campionati Italiani Regolarità nella classe 50 cc.

 I modelli che oggi vedremo insieme sono quelli che avremmo trovato sul loro catalogo sul finire degli anni 70, tutti con motorizzazioni da 50 cc una scelta obbligata visti quegli anni contingentati da frequenti crisi petrolifere.

 CIMATTI, pochi ma buoni diremmo.

 Con un „tubone“, una „minimoto“, un ruotabassa, un ciclomotore neanche troppo „classico“, ed una moto da cross.

Il TUBONE – Fra le cose che ricordo è senza alcun dubbio quella specie di “bandierina” sul parafango anteriore, che trovavo un vezzo sia piacevole che identificativo.

 

CIMATTI 86 XL Radiale 4M.

 

Motore.

Monocilindrico a due tempi.

Cilindrata effettiva 49 cc.

Rapporto di compressione 1:9.

Miscela al 5%.

Volano a magnete 6V per l’accensione.

A pedale l’avviamento.

 Trasmissione.

Quattro le velocità per il cambio e con comando a pedale.

 Telaio.

Monotrave.

 Sospensioni.

Forcella telescopica con molla in bagno d’olio davanti, forcella oscillante ed ammortizzatori sul posteriore.

 Freni e ruote.

2,75X16 davanti, 3,25X16 posteriormente – freni a disco da 230 mm davanti e da 118 dietro.

Serbatoio.

2,8 litri la sua capacità.

 Peso.

63 i chilogrammi a secco.

 

Di questa minimoto ne avrò visto un solo esemplare e non ne sono tanto sicuro 😉 .

 

CIMATTI Mini Prix.

 

Motore.

Monocilindrico a due tempi.

Cilindrata effettiva 47,6 cc.

Miscela al 5%.

Accensione a volano magnete 6 V.

Dell’Orto SHA 14-12 il carburatore.

A pedale l’avviamento.

 Trasmissione.

Monomarcia con frizione automatica in bagno d’olio.

 Telaio.

Un tubolare ad alta resistenza.

 Sospensioni.

Forcella telescopica a molle davanti – forcella oscillante ed ammortizzatori sul posteriore.

 Ruote e freni.

2,25X8 misura unica per le ruote, a tamburo i freni.

 Serbatoio.

Capacità massima tre soli litri.

 Peso.

28 chilogrammi a secco.

Un ruotabassa, uno dei modelli che ricordo fra i più visti ed uno di questi era guidato da un ragazzo molto corpulento.

 

CIMATTI Mini Chic (il modello di maggior successo).

 

Motore.

Monocilindrico a due tempi in posizione orizzontale.

49 cc la cilindrata effettiva.

3% la miscela.

Accensione a volano magnete 6V.

A pedale l’avviamento.

 Trasmissione.

Monomarcia a frizione automatica.

 Telaio.

In tubi d’acciaio.

 Sospensioni.

Forcella telescopica e molle elicoidali sul davanti, forcellone oscillante ed ammortizzatori dietro.

 Serbatoio da 3 litri.

 Peso.

44,5 chilogrammi e sempre a secco.

Ben rifinito con parti cromate e quel bel carter per la catena.

 

CIMATTI Piper V1 KS Lux.

 

Motore.

Monocilindrico a due tempi.

49,6 CC.

Al 3% la miscela.

Carburatore Dell’Orto SHA 14-12.

Avviamento a pedale.

 Trasmissione.

Monomarcia a frizione automatica.

 Telaio.

Tubolare ad alta resistenza.

 Sospensioni.

Forcella telescopica a molle anteriormente, forcella oscillante ed ammortizzatori dietro.

 Ruote.

2,5X16 entrambe le gommature, freni a tamburo sia davanti che dietro.

 Serbatoio da 2 litri.

 Peso.

52 a secco.

La versione da cross, specialità che li vide protagonisti.

 

CIMATTI Kaiman Super 6M 50 Cc.

 

Motore.

Monocilindrico a due tempi.

Alesaggio e corsa 40 X 39 mm.

49 cc.

Rapporto di compressione 7:1.

8,8 cavalli a 7.000 giri.

Miscela al 5%.

Dell’Orto VHB 14-14.

Accensione elettronica.

Avviamento a pedale.

 Trasmissione.

Cambio con sei velocità con comando a pedale.

 Telaio.

Tubolare a doppia culla.

 Sospensioni.

Forcella telescopica Marzocchi all’anteriore, dietri sempre Marzocchi ma forcellone oscillante con ammortizzatori a gas.

Ruote.

Anteriore 2,5X21 e 3,5X18 sul posteriore.

Freni.

Conici a tamburo da 125 mm.

Serbatoio.

Otto i litri per la capacità massima.

Peso.

78 chilogrammi e sempre a secco.

 

 

La casa chiuse i battenti pochi anni dopo nel 1984 vista una crisi che perdurava da tempo.

 

moto e case italiane.