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GRAC – Piccole case francesi.

GRAC.

Era una piccola casa automobilistica francese.

Tutto quanto qui presente arriva dalla mia bibiloteca personale, beninteso che quanto andrai a leggere è stato preso da fonti diverse fra loro e nel caso avessi qualcosa da segnalare ne sarei ben lieto, i soliti LINK necessari per editare Ti ringrazio. 

Forse per alcuni sarò un nome poco ricordabile.

Eravamo anni in cui la voglia di correre su un circuito aveva colpito tanti, con alcuni riuscire a diventare buoni piloti e in taluni casi eccellenti, servivano dei telai e aziende che ne producessereo di validi e con costi non “proibitivi”, la GRAC fu una fra quelle aziende che vi riuscì costruendo oltre 100 auto da corsa fra monoposto e per la categoria prototipi, la Groupe de Recherche en Automobiles de Course il toponimo per esteso “coprì” la Formula Francia, la Formula 3, Prototipi da 2 litri, Formule Libre, 24 Ore di Le Mans, SIMCA Challenge, il tutto dal 1963 al 1974.

1963 a Valence, da un’idea di Serge Aziosmanoff un imprenditore di origine russa.

L’amico e pilota Granjon debuttò nella gara in salita a Tanneron, vincendola.

Risultato che li convinse a proseguire e proporre nel 1964 la MT II, equipaggiata con un FORD Holbay da 1000 cc e dotata di un cambio Hewland (1965), dopo aver vinto altre gare in salita fu portata sul circuito di Clermont Ferrand con il pilota Jean Faure che conquistò la quarta posizione in quella gara nazionale, seguì la MKIII esteticamente del tutto simile alla precedente ma dotata di un motore FORD Cosworth. 

Fra i piloti più noti di quel periodo o che guidarono una GRAC vanno ricordati:

Bernard Plaisance che fu il secondo a guidarne una dopo Serge Grajon.

Fra i più noti molto probabilmente un Henry Pescarolo che debuttò in Formula 3 con una GRAC F3 MKI sul circuito di Cognac nel 1964.

Jean Max.

Jean Pierre Jassaud.

Pierre Maublanc.

Denis Dayan.

Guy Frèquelin.

Claude Swietlik che guidò la prima vettura tipo Proto 2 con motore Cosworth del 1971, con Aziosmanoff aver ricominciato da zero e da solo.

GRAC 1966.

 

Una MT VI Formula France 1969.

GRAC 1968 e la Formula France. 

Pensata perché sia alcuni piloti che dei costruttori potessero promuoversi senza esborsi economici eccessivi, da subito cospucuo il numero di iscritti e costruttori aderirivi, con la nostra protagonista di oggi esserne l’assoluta protagonista viste le quattordici vittorie su diciasette gare, con lei:

Elina – Pygmée – Alpine – Caub – Gerca, eccecce.

GRAC 1969.

Formula 3 con la MT8A, molto probabilmente la sua auto più ricordata con la sua linea a cuneo subito riconoscibile.

GRAC 1970.

Ancora nella Formula 3, purtroppo con la morte di Denis Dayan sul circuito di Rouen che spinse Aziosmanoff ad accantonarla.

GRAC 1971.

GRAC 1972.

GRAC 1973.

Challenge SIMCA, dove presentarono la loro MT 14 S con motore SIMCA JRD che vinse le prime tre gare, i piloti Max Mamers e Xavier Lapyere vinsero quel “nuovo campionato” piuttosto agevomente. 

 

Il nuovo marchio dopo l’unione fra le due aziende.

GRAC 1974.

Aziosmanoff si associò con la GOTTI, un’azienda francese allora nota per la produzione di cerchi in lega leggera, ed insieme presentarono la MT 20 per il Challenge SIMCA, con l’attività della piccola casa francese proseguire ancora per pochi mesi chiudendo alla fine di quello stesso anno.

Una MT 20 costruita esclusicamente per le competizioni del Challenge SIMCA.

Serge Aziosmanoff dopo aver ceduto tutte le sue quote alla GOTTI si dedicò allo sviluppo di nuove sospensioni in kit con la sua JSA, riscuotendo un discreto successo fra diversi produttori, perì nel 2015 all’età di 70 anni.

Piccole case francesi.