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Carrozzeria Moretti – Torino.

Carrozzeria Moretti – Torino.

Torino Via Monginevro 280.

Fondata da Giovanni Moretti nell’immediato dopoguerra con la denominazione MORETTI FABBRICA AUTOMOBILI, con l’attività incentrata sulla produzione completa di autoveicoli, solo negli anni successivi si spostò sulle sole carrozzerie.

Nasceva a Reggio Emilia nel 1904 per trasferirsi a Torino con la sua famiglia da sedicenne, lì iniziava subito a lavorare come operaio alla Elettra (dei suoi conterranei Ladetto e Blatto) una piccola fabbrica di motociclette, con i denari raccolti e dimostrando un certo spirito imprenditoriale apriva in Via S. Anselmo una piccola officina, ma ci lavorava esclusivamente di notte visto che non se l’era sentita di abbandonare il lavoro da dipendente.

Devo ricordare che il Sig. Giovanni Moretti iniziava a lavorare sin dalla più tenera età, ad otto anni subito dopo la morte del padre, a Torino ci arrivava dopo la morte della madre e per arrivarci vendette l’unica cosa preziosa che aveva la sua bicicletta, nella Elettra dopo soli due anni era già capomotorista, non era riuscito a studiare ma decise di iscriversi ad un corso di disegnatore tecnico per corrispondenza. 

1927 con la prima auto cosgtruita da Giovanni Moretti, una biposto con carrozzeria aperta e motore posteriore.

Carrozzeria Moretti 1925.

Con il suo primo veicolo, una moto 175 cmc con la quale corse in diverse gare ottenendo lusinghieri risultati.

Carrozzeria Moretti 1927.

La sua prima vettura, una piccola decapottabile a due posti con il motore montato posteriormente.

1928 – Moretti 350 due cilindri.

Carrozzeria Moretti 1939.

Fondava la Società Anonima Motocarri Elettrici Moretti SAMEC, specializzata nella realizzazione e distribuzione di autocarri (tre i modelli 10-25-55 quintali) e motocarri a trazione elettrica, lui che era profondamente convinto che i motori elettrici potessero avere un futuro sicuro, tanto che nello stesso periodo allestì anche alcuni prototipi.

La Cita, costruita dal 1945 al 1948 in circa 100 esemplari.

Carrozzeria Moretti 1945.

Abbandonava la propulsione elettrica cominciava una nuova attività specializzata in piccole “vetturette” da città, ne comparve una a due posti la Cita; riprendendo una tipica espressione dialettale piemontese dove quel nome significava piccola; il motore montato sull’anteriore un piccolo bicilindrico a quattro tempi di soli 350 cmc, 14 i cavalli e 85 chilometri orari la velocità massima.

Un centinaio gli esemplari prodotti sino al 1948.

La produzione di motociclette continuò sino al 1946, con una 250 cmc a due cilindri orizzontali contrapposti e trasmissione a cardano.

Carrozzeria Moretti 1949.

1950 con la Moretti 600.

Carrozzeria Moretti 1951.

Usciva la 750 Sport, bialbero in testa la distribuzione.

Carrozzeria Moretti 1952.

Montava il suo motore da 750 su un pulmino da 11 posti.

Carrozzeria Moretti 1954.

Il bialbero veniva montato su una vettura monoposto da competizione.

Carrozzeria Moretti 1957.

Carrozzeria Moretti 1958.

Presenziò per la sua prima volta al Salone dell’Auto di Ginevra, nel suo stand la 750 Super Panoramica.

Carrozzeria Moretti 1959.

Tornava al salone della sua città con una 500 Promiscua con motore e trazioni posteriori con lei la Golden Arrow con un motore da 1470 cmc e 120 cavalli.

850 Coupé, con meccanica della Fiat.

Carrozzeria Moretti 1960.

1963 – Fiat 2300 S Spider.

Carrozzeria Moretti 1964-1969.

E la 850 che in quegli anni fu molto probabilmente la protagonista dell’intera produzione visto che ne allestirono diversi tipi di carrozzeria, quattro porte, coupé e spider.

500 D Coupé Biposto – 1962

Carrozzeria Moretti 1966.

Maserati 3500 GT coupé esposta al Salone di Ginevra, nello stesso anno anche la sua reinterpretazione della Fiat 124 in una versione coupé.

Midimaxi derivata dalla Fiat 127 – 1971.

Carrozzeria Moretti 1970.

Con quello che molto probabilmente è il suo modello più noto e ricordato, la Minimaxi che aveva la stessa meccanica della Fiat Nuova 500 che nel 1973 veniva sostiuita con quella della 126.

Seguita dalla Midimaxi (1971) con la meccanica della 127.

1972 la 132 Coupé.

Insieme a queste ricorderemo le sue versioni coupé:

Della 128 nel 1969.

Della 127 nel 1971.

E della 132 nel 1972.

All’inizio di questo decennio il Sig. Giovanni decideva di lasciare che a proseguire fossero i suoi due figli, Gianni e Sergio che assunsero la direzione dell’azienda di famiglia, a Danny Braward affidato invece il centro stile interno, l’attività proseguì per tutti gli anni ’80 rielaborando le carrozzerie di alcune Fiat (Panda Rock, Uno Folk eccecce), sino al dicembre del 1989 quando i due figli del fondatore non riuscendo più a proseguire l’attività decisero di ritirarsi anche loro ma chiudendola.

Carrozzieri Italiani.