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LE CASEMOBILI – Anni ’70 e le appendici per auto.

LE CASEMOBILI e dannatavintage.

Fonte una vecchia rivista del 1965, i link sono presenti per editare, Ti ringrazio.

Allora era considerato un “turismo economico”.

Non erano sempre necessarie le prenotazioni.

C’erano meno vincoli e le si potevano temporaneamente parcheggiare in luoghi che non fossero solo campeggi o zone attrezzate.

Le casemobili in Italia, con una discreta (maggiore ??? ) possibilità di scelta.

Il loro utilizzo non era necessariamente legato ad un solo periodo dell’anno, le si attaccavano al gancio dell’automobile e si partiva, per un fine settimana o pochi giorni in più decidendo spesso di fermarsi in un posto che non era nemmeno la destinazione inizialmente prevista.

https://www.dannatavintage.com/2018/05/14/graziella-levante-300/

Per il codice della strada:

era permesso il traino di un rimorchio il cui peso non eccedesse l’ottanta per cento di quello della vettura trainante, con certe utilitarie avere come vero ed unico limite la loro scarsa potenza, che in caso di forti pendenze ne avrebbe inficiato l’utilizzo.

LE CASEMOBILI e le dimensioni.

Ricordo di averne viste circolare di piccolissime (ed alcune le avevo già proposte anche qui), la grandezza di una roulotte era compatibile con le necessità vista l’ampia gamma che il mercato offriva, alcune a mia memoria erano poco più grandi di una doppia cabina telefonica della sip e immagino non così comode.

https://www.dannatavintage.com/2021/10/28/carrozzeria-motto/

https://www.dannatavintage.com/2018/01/05/saab-95-husbil/

I materiali impiegati per costruirle.

Metallo o resina rinforzata da fibra di vetro per lo più ed era la parte che incedeva di più sul prezzo di listino, visto che per “arredarle” era possibile attingere da vari cataloghi dove poter poter scegliere e nel caso arricchirle anche dopo.

Una famiglia di Perugia che aveva una seconda casa alle Rive.

Arrivavano quasi sempre con la loro roulotte che parcheggiavano per diversi giorni e capitava che il padre mi facesse vedere le ultime migliorie, da un fornello da viaggio nuovo ad una scaletta esterna diversa, ho saputo solo qualche anno dopo che passati una decina di giorni a Desenzano erano soliti agganciarla e partire per un’altra località e spesso ancora sul Lago di Garda.

LE CASEMOBILI, fra le marche ricordo su tutte.

La Levante per le sue Graziella e Grazia e la ARCA e la rivista che sto sfogliando oggi lo fa anche lei, si poteva partire a qualsiasi ora e se ad un certo punto non si riusciva più a guidare decidere di fermarsi per una sosta, spesso in una stazione di servizio lungo la strada e non necessariamente in una di quelle presenti su un tratto autostradale.

https://www.dannatavintage.com/2018/08/10/roulotte-franza-gardena-viaggiare-vintage/

Da bambino mi è capitato di vederne una parcheggiata nella zona più estrema di una stazione di servizio, era un modello molto ingombrante con dimensioni ben maggiori rispetto alle “solite” che vedevo, era agganciata ad una grossa Mercedes con targa tedesca se non ricordo male.

LE CASEMOBILI, a Desenzano e limitrofi ricordo che ad essere i più numerosi fossero gli inglesi.

Con molti alla guida di auto ben più piccole rispetto a quella Mercedes, molte con le stesse dimensioni di una nostra Fiat 128 e quasi sempre con i bagagli legati al portapacchi sul tetto, d’altronde arrivando da così lontano era comprensibile che non potessero mettere le valigie nella roulotte e viverci comodamente.

https://www.dannatavintage.com/2021/06/06/gruppi-ed-orchestre/

Diversi i negozi specializzati che ricordo di aver visto mentre percorrevamo una data strada.

Un amico di famiglia ed appassionato di casemobili aveva a casa un buon numero di brochure e cataloghi, non erano pochi gli accessori acquistabili e se non disponibili erano facilmente ordinabili.

https://www.dannatavintage.com/2020/10/25/campeggio-vintage/

Su una vecchia rivista ricordo di aver vista.

La pubblicità della Primus con nella foto una serie di fornelli da viaggio e stufette, la Giostile o una serie di produttori di tende montabili subito fuori dalla roulotte per avere più spazio.

Persino le bambole ed i bambolotti avevano la loro casamobile, chi non ricorda il camper di Big Jim o la roulotte di Barbie citando quelli più diffusi ???

Oltre a quei negozi più o meno specializzati non ricordo fossero pochi i rivenditori di mezzi usati, con alcuni trattare solo quelli ed averne i parcheggi esterni pieni di recenti e non, passavo proprio in questi giorni lungo una strada in cui ricordo ce ne fosse uno non trovandolo più, al suo posto una serie di villette a schiera recenti, provai subito a ricordare quanti ne fossero rimasti.

LE CASEMOBILI, immagino che oggi sia molto meno “comodo” averne una.

Partendo dal doverle lasciare sempre o quasi in un deposito se non utilizzate, nel parcheggio del condominio molto probabilmente darebbero fastidio e la seconda macchina non troverebbe posto, le si usano con minor frequenza rispetto a qualche decennio prima ???

Negli anni abbiamo frequentato alcuni camping ai lidi Ferraresi prima di trovare nel Lido di Volano la nostra sede preferita per le ferie ed non erano poche le case viaggianti lasciate lì e non mosse.

Non muovendosi più e restando lì ferme per anni o decenni.

Un signore con il quale scambiai due parole mentre provavo a prendere un paio di pesci mi raccontava che fra la fine degli anni 70 ed i primissimi ’80 con la moglie era abituato a muoversi con una certa frequenza, sai la nostra roulotte era spesso attaccata ad una delle nostre auto, oggi è lì a fare da magazzino a quella più grande e comoda, l’abbiamo riempita con le nostre cose e quelle dei nostri nipoti, guarda le gomme sono oramai quasi distrutte.

Mi scusi quanto costa lasciare due roulotte lì ??? Non rischia di essere antieconomico ???

Si non costa poco, specie quando da giovani ci si spostava spendendo molto meno visto che quella più vecchia e piccola la parcheggiavamo quasi ovunque e per spostarci usavamo l’auto o le biciclette che mettevamo dentro prima di partire, fai conto che fra area, corrente elettrica e collegamenti per l’acqua, spenderemo all’incirca quello che esborsi tu per un 15 – 20 di giorni nel buongalow.

Non ho accertate cifre e modalità, mi sono fidato di lui pur rimanendo curioso e quasi tentato di telefonare a quel camping per sapere le cifre, ma credo che preferirò rimanere nel dubbio 😉 .

Finiva con il sottolineare che vicino a lui ci fossero altre famiglie.

Che avevano “ancorate” le loro roulotte da tanti anni e capitava che si mettessero d’accordo nel fare le ferie nello stesso periodo, trovandosi la sera per cenare insieme e magari cuocendo del pesce in uno dei barbecue in cemento presenti nel Camping.

Anni ’70 e le appendici per auto.