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Pasino le Carrozzerie industriali italiane.

Pasino.

1918 con un’attività artigianale costruendo anche carri a trazione animale. 

Su Fiat 600 un camioncino del 1963.

Sempre su base Fiat 600 T un altro camioncino con carrozzeria bicolore del 1963.

Oltre alle auto iniziavano a riparare degli autocarri incidentati e il lavoro continuava a crescere.

Nel 1951 in Via Donizetti iniziavano i lavori del nuovo stabilimento che da finito avrebbe coperto circa 2000 metri quadrati, li iniziavano a formare di più  loro dipendenti, dotando il nuovo stabilimento di nuovi e moderni macchinari.

Su base Fiat 650/N un passo allungato con ampio cassone e cabina dotata di un letto, 1963.

Pasino e le carrozzerie industriali.

L’aver lavorato su quei camion e furgoni con le carrozzerie rovinate o semi distrutte gli fece raggiungere un certo livello di esperienza e introiti.

Sino a quando non ci volle molto per capire che si potevano creare delle carrozzerie nuove risparmiando molto tempo e fatica con un successo quasi immedato, tanto dal costringerli a spostarsi un’altra volta.

Da Via Donizzetti si rispostavano nel nuovo stabilimento da 10.000 metri coperti e 32.000 di superficie totale.

In Via Don Bosco, con la parte coperta continuare a crescere negli anni successivi ed arrivando ad avere quasi 300 dipendenti sino alla chiusura nel 1985 per fallimento.

Nervocar una loro particolare furgonatura su Fiat 682 N/3 ed era dotato anche di una pensilina 1963.

Pasino, la richiesta di mezzi commerciali continuava a crescere.

In un periodo in cui si costruivano nuove vie di comunicazione e su queste crescevano in numeri  anche i clienti di un autotrasportatore o dell’azienda per la quale lavorava.

Ho letto abbastanza per convincermi, ho fonti dove se ne scriveva in abbondanza, che fosse un camion o un furgone servivano e dovevano essere il più comodi pratici ed accessoriati per riuscire a rendere meno pesante quel lavoro.

Sempre furgonatura Nervocar ma su base Fiat 650/N, un passo allungato con una cabina dotata di letto 1963.

Crescevano le “piccole” carrozzerie trainate dalla più grandi che spesso non riuscivano a fra fronte a tutti gli ordini e la Carrozzeria Pasino, non grande e nemmeno così piccola, fu una buona scelta.

Dersidero ringraziare il Sig. Agostino Marzolla per quanto andrò a scrivere.

La prima veniva rilevata da un ex dipendente il Sig. Walter Reposo che continuò l’attività riparando automobili e qualche mezzo commerciale, per poi spostarsi a Spinetta Marengo (provincia di Alessandria) e iniziare ad allestire mezzi commerciali e industriali leggeri, Reposo poco dopo apriva la concessionaria Nissan che esiste ancora oggi la Resicar (Reposo Siri Car) e da allora fanno allestimenti di autocarri leggeri Nissan.

La Carrozzeria Pasino si spostava da Via Don Bosco negli anni ’70 nel nuovo stabilimento di Solero con una produzione differenziata:

Fra le aziende satellite c’erano:

Il Sig. Marzolla ha lavorato alla Pasino, metto la Sua didascalia Il mio primo disegno realizzato come neoassunto all’ufficio tecnico della Carrozzeria Pasino.

Successivamente a Mirabello Monferrato sorgeva un nuovo stabilimento.

La sede di via Don Bosco veniva ceduta alla Ditta Guala.

Produceva tappi per superalcolici nei primi anni ’70, oggi sono degli uffici del Comune di Alessandria.

A Solero produssero anche alcune barche.

Fra le curiosità vanno ricordati.

Gli autocarri monotrave centrale per la Coca Cola, mezzi che realizzava anche la Carrozzeria Rolfo.

Nel 1983 iniziava la crisi profonda.

Camion e furgoni le Carrozzerie italiane.